Guido Giangiacomo lascia Forza Italia di cui è uno storico esponente, Alessandro D’Elisa (indipendente) è pronto ad abbandonare il centrodestra, mentre Edmondo Laudazi (lista civica Il Nuovo Faro), aspetta di conoscere il nome del candidato sindaco della coalizione per prendere la sua decisione.
Quello che sta succedendo in queste settimane a Vasto, in vista delle elezioni amministrative di autunno, supera anche la più fervida fantasia. Lo scenario politico offre un centrodestra frantumato che, dopo aver traccheggiato per mesi alla ricerca di una quadra in un gioco ad incastri con Lanciano, si ritrova il 27 giugno ancora senza candidato sindaco.
Tanti i no incassati finora dal coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi che da vastese purosangue forse avrebbe dovuto spendersi di più per la propria città. Ma tant’è…L’impressione di chi è abituato ad osservare e interpretare le vicende politiche cittadine è che si stia facendo di tutto in queste ore – anche i tripli salti mortali – per trovare un candidato sindaco, una persona disposta a “sacrificarsi” per mantenere unito quel che resta del centrodestra. Cioè la Lega e Fratelli d’Italia, visto che Forza Italia e Udc sarebbero in procinto di convergere su Alessandra Notaro, candidata sindaco dell’aggregazione civica La Buona Stagione, la quale ha stretto un patto politico con Alessandra Cappa, consigliera comunale della Lega.
“Ho voluto dare una scossa alla situazione che si era generata in città. Ho voluto farlo assumendo su di me la responsabilità di un passo in avanti per il bene di Vasto”, così Cappa ha spiegato la sua decisione durante la conferenza stampa tenuta nei giorni scorsi, autodichiarando la sua fuoriuscita dalla Lega e la costituzione di una lista civica “Pro Vasto”.
Ad ogni azione corrisponde una reazione: è un principio di dinamica che vale anche in politica e che calza a pennello con la situazione vastese. Il centrodestra – o meglio quello che ne resta – cosa fa? Cerca un candidato sindaco a tutti i costi, in zona Cesarini. Ci riuscirà? Può essere che alla fine qualcuno disposto a “sacrificarsi” esca fuori, ma le macerie sono sotto gli occhi di tutti. Sono stati commessi degli errori, questo è innegabile, che hanno avuto già le prime conseguenze con l’abbandono di esponenti storici (è il caso di Giangiacomo), e che potrebbero innestare reazioni a catena.
Anna Bontempo
