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Vasto, lesioni gravi al Palazzo Ater di Punta Penna, sgomberate 14 famiglie

Sgombero degli alloggi e ricollocazione provvisoria delle famiglie assegnatarie in altri immobili di proprietà dell’Ater. Ha avuto il suo epilogo nella ordinanza firmata dal sindaco Francesco Menna la vicenda relativa al fabbricato di edilizia residenziale pubblica di via Madonna della Penna, nell’omonimo  quartiere di Punta Penna.

La palazzina, occupata da 14  famiglie, è da anni interessata da lesioni che ne minano la stabilità. Nel 2018 i vigili del fuoco constatarono, durante un sopralluogo, la presenza di “lesioni su tamponature, su un pilastro di angolo e ossidazione dei ferri di armatura”, suggerendo una verifica estesa ed approfondita del fabbricato.

L’incarico, affidato ad un ingegnere strutturista, accertava la vulnerabilità dell’edificio, tale da mettere a rischio l’incolumità degli occupanti. La situazione si è ulteriormente aggravata in seguito agli ultimi eventi sismici registrati nell’area medio adriatica lo scorso 27 marzo, che hanno interessato l’Abruzzo e quindi anche Vasto.

Da qui la recente ordinanza sindacale che dispone lo sgombero della palazzina di fronte al porto di Punta Penna e la ricollocazione provvisoria dei nuclei assegnatari per un limite temporale di due anni, cioè il tempo necessario per demolire e ricostruire la palazzina pericolante. Il provvedimento, che risale al 18 maggio, è stato notificato alla polizia locale e alle forze dell’ordine chiamate in causa per le attività di sgombero e l’inibizione dell’accesso al fabbricato e all’ufficio case del Comune per le attività di ricollocazione temporanea degli assegnatari.

“Le famiglie devono lasciare l’edificio nel più breve tempo possibile”, spiega Fausto Memmo, presidente dell’Ater di Lanciano, “verranno trasferite in altri alloggi di edilizia residenziale messi a disposizione dall’ente. La palazzina verrà demolita e ricostruita grazie al Sisma bonus, un’opportunità che come Ater abbiamo deciso di cogliere al volo per restituire alle famiglie nuovi appartamenti che verranno realizzati in base ad un moderno concetto abitativo e con innovative soluzioni architettoniche. Da parte nostra c’è la volontà di risolvere questa annosa questione, perché siamo consapevoli del disagio vissuto dalle famiglie. Abbiamo già appaltato la progettazione. Come Ater abbiamo provveduto ad effettuare una ricognizione degli alloggi presenti in città che si erano liberati e che in questi mesi sono stati oggetto di una serie di lavori di sistemazione”, continua il presidente, “abbiamo avuto diversi incontri con gli inquilini nel corso di riunioni condominiali e ora siamo in dirittura d’arrivo. Bisogna accelerare lo sgombero perché la palazzina è pericolante”, aggiunge Memmo, il quale ricorda che la vicenda, piuttosto datata,  risale ormai a diversi anni fa.

L’Ater conta di realizzare i nuovi alloggi nel giro di due anni. Se la tempistica verrà rispettata le famiglie potranno tornare a vivere a Punta Penna in nuovi, moderni  e sicuri alloggi. Arriva così al capolinea una vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso per anni 14 famiglie.

Anna Bontempo (Il Centro)

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