Una dozzina di paletti abbattuti, altri che vengono utilizzati come “appendiabiti” dai bagnanti che prendono il sole e decine di metri di corda tagliata e portata via. Ancora danni alle opere realizzate dal Comune per delimitare e tutelare le dune di Vasto Marina e per evitare che il prezioso habitat venga danneggiato, come è successo in passato, durante le operazioni di pulizia della spiaggia eseguita con mezzi meccanici.
La scoperta è stata fatta da Stefano Taglioli, coordinatore del Gruppo Fratino, durante una ricognizione lungo il litorale finalizzata a monitorare la presenza di nido di fratino, il piccolo uccello che depone le uova sulla spiaggia. Anche l’anno scorso, proprio di questi tempi, alcuni paletti erano stati divelti poco prima della foce del torrente Buonanotte (al confine con San Salvo) e buttati a terra, finendo con l’essere utilizzati da un gruppo di ragazzi per un improvvisato falò sull’arenile.
Insomma, quello segnalato dal Gruppo fratino, non è che l’ennesimo episodio che chiama in causa la necessità di effettuare regolari controlli nell’area tutelata, la cui gestione a titolo gratuito è stata affidata a Wwf e Legambiente, con la supervisione dell’Istituto abruzzese per le aree protette (Iaap).
“Come volontari andiamo tutti i giorni nella Riserva Marina di Vasto”, racconta Taglioli, “nel corso di alcuni controlli abbiamo visto che sono stati abbattuti dei pali, una dozzina solo nella parte nord, e tagliate le corde. Inoltre da mesi, in corrispondenza di alcuni accessi non tabellati e quindi non regolari, sono stati tolti sull’arenile pali e corde, in quanto, evidentemente davano fastidio a chi utilizzava quei passaggi irregolari. La mancanza di controlli è generalizzata: solo una volta, nel corso delle nostre quotidiane ricognizioni, abbiamo incontrato gli operatori preposti alla vigilanza. Anche l’offerta turistica di Vasto, non solo quella naturalistica”, aggiunge Taglioli, “passa attraverso la buona tenuta dell’area protetta e con le necessarie informazioni alla città e ai turisti. Ben vengano i progetti europei per la tutela e la conservazione della Riserva Marina di Vasto, ma la quotidianità non deve essere trascurata in attesa dei fondi”.
Nel corso delle loro ricognizioni i volontari del Gruppo fratino hanno anche notato la presenza di piastrellature mai rimosse.
Anna Bontempo (Il Centro)