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Viaggio nel mondo del doppiaggio, intervista a Patrizia Mottola, attrice e doppiatrice

Prosegue questa rubrica dedicata all’arte del doppiaggio, dove i protagonisti di quest’ultima raccontano la propria storia e le proprie esperienze sul campo. In questo secondo appuntamento si “esplorerà” parte della carriera e della vita della grandissima Patrizia Mottola, voce italiana di Ned da “Ned-Scuola di sopravvivenza”, diFreddy da “iCarly” e di Trunks Bambino da “Dragon Ball Super”. Qui di seguito l’intervista che squisitamente Patrizia ha rilasciato, via telefono, al nostro giornale.

Innanzitutto vorrebbe raccontarci quando e come si è approcciata al mondo del doppiaggio?

Fin da giovanissima ho sempre avuto la passione per la recitazione, incontrando però l’avversione dei miei genitori. Purtroppo le carriere nel mondo dello spettacolo raramente vengono incoraggiate dai familiari. Mi iscrissi al liceo artistico. Dopo il liceo, iniziai a studiare scenografia presso l’Accademia delle Belle Arti di Torino, la mia città.Nel frattempo, però, continuavo a portare avanti il mio “primo amore”. Successivamente riuscii a venire ammessa alla  scuola del Teatro Stabile di Luca Ronconi, dove era difficilissimo entrare, visto che vi erano solo dodici posti. Fui felicissima di avere questa grande opportunità, che finì per cambiare radicalmente la mia vita. Come detto, però, mio padre e mia madre non ne furono molto entusiasti.Da qui in poi iniziò a tutti gli effetti la mia carriera da attrice. Lavorai un po’ dappertutto: in teatro, partecipando a tournée in giro per il mondo, in televisione, recitando in “Casa Vianello”, al cinema, interpretando un piccolo ruolo in film di Lina Wertmüller, ed in radio, facendo sceneggiati per la RAI. Proprio in radio mi dissero che avevo una bella voce  e mi proposero di fare un provino per doppiare. Molto incuriosita da questo altro aspetto della recitazione, decisi di accettare. Così cominciò la mia carriera nel doppiaggio. Scelsi di intraprendere questa strada, anche perché mi permetteva di rimanere vicino ai miei genitori, che in quel periodo purtroppo si ammalarono.

Fra tutti i personaggi e attori che ha doppiato, sia al cinema che in televisione, qual è quello che l’ha toccata più nel profondo?

Un po’ tutti in realtà. Senza dubbio mi sento molto legata al personaggio di Ned Bigby, protagonista della serie “Ned-Scuola di Sopravvivenza”, interpretato da Devon Werkheiser. Questa sitcom l’ho sentita molto vicina, perché affrontava, anche se in chiave umoristica, i problemi che i ragazzi possono avere a scuola: difficoltà che ho avuto anche io da giovane. Inoltre ho letteralmente adorato interpretare Ned. Infatti era  un personaggio simpatico, leale e sempre disposto ad aiutare gli amici. Un altro ruolo che mi ha segnato profondamente fu quello di Jane, impersonato da Michelle Williams nel film “Senza apparente motivo” del 2008. Mi sentii molto vicina alla protagonista di questo film, perché in quel periodo della mia vita stavo attraversando un periodo molto difficile, che in certi versi ricordava quello affrontato da lei nella pellicola.   Quindi mi toccò molto nel personale. Difatti durante il doppiaggio piansi talmente tanto, che alla fine i miei colleghi mi regalarono un pacco formato dodici di fazzoletti “Tempo”.

Prima ha citato la serie “Ned-Scuola di sopravvivenza”, ma lei è celebre anche per aver partecipato al doppiaggio di un’altra nota sitcom per ragazzi: “iCarly”, in cui per le prime quattro stagioni ha dato la voce al personaggio di FreddyBenson.

Esatto ho interpretato Freddy  nelle prime stagioni.Poi l’attore che lo impersonava, Nathan Kress, crebbe, quindi non potetti più doppiarlo e fui sostituita da Ruggero Andreozzi. In ogni caso “iCarly” mi piacque molto, aveva davvero un bel cast. Non a caso ebbe un enorme successo anche da noi.

È nota la sua partecipazione in moltissimi doppiaggi di serie animate, specialmente anime. Cosa può raccontare a tal proposito?

Sicuramente l’anime  in cui la mia voce “compare” di più è “Pokémon”, dove interpreto diversi personaggi, molti dei quali ricorrenti, in praticamente tutte le serie. Ormai sono più divent’anni che lavoro in questo cartone e non ho ancora smesso, dato che sto doppiando anche un personaggio di “Esplorazioni Pokémon”, ovvero la serie attualmente in corso. Fra le altre opere animate  a cui ho partecipato ricordo “Mermaid Melody-Principesse sirene”, “Hamtaro” e “Magica Doremì”. Quello che però tengo a dire è che tutti i ruoli, che ho interpretato ed interpreto nei prodotti d’animazione, hanno qualcosa che li accomuna: sono tutti molto energici. Infatti quando  impersono questo tipo di personaggi devo utilizzare tantissima energia e vitalità, “immergendomi” completamente nella recitazione. Ciò mi consente anche di sfogarmi e di dimenticare, almeno per un po’, i problemi quotidiani.

Parlando di animazione, qualche anno fa ha prestato la voce al personaggio di Trunks Bambino in “Dragon Ball Super”. Però non è stata la prima volta che ha lavorato in una serie di questo anime, giusto?

Sì avevo già avuto qualche parte, soprattutto nelle serie “Dragon Ball Z” e “Dragon Ball GT”,  ma Trunks è stato il primo  personaggio “fisso” di questo cartone che ho doppiato. Anche se purtroppo ho dovuto prendere il posto della povera Monica Bonetto, storica voce del personaggio, che è venuta improvvisamente a mancare. Una scomparsa che ci ha sconvolti tutti.

Lei ha fondato a Torino la “Pulsart Academy”, accademia votata al mondo dello spettacolo. Com’è nata questa idea?

Dopo la mia lunga esperienza in questo campo, ho sentito la necessità di creare una scuola che potesse fornire una formazione artistica a 360° : dalla recitazione teatrale al canto, al doppiaggio. Purtroppo non ci sono accademie così eclettiche, specialmente nel nostro Paese. Esistono scuole di dizione, di canto, di teatro e così via, ma è rarissimo trovarne una che offre la possibilità di prepararsi su tutte le branche dello spettacolo. Perciò ho deciso di fondare la “Pulsart Academy”. Infatti per me dividere il mondo dello spettacolo in settori ben distinti e separati è inutile, perché tutti questi campi sono di fatto caratterizzati dall’impiego di un unico strumento: la voce. Bisogna, dunque, insegnare ai ragazzi come utilizzare appieno questo strumento.Sono contenta di poter garantire una formazione a tutto tondo ai giovani talenti, cosicché un domani questi saranno preparati ad ogni evenienza

So, inoltre, che recentemente la “Pulsart” è cresciuta molto, fino a diventare anche una casa di produzione cinematografica.

Sì infatti. L’anno scorso abbiamo prodotto un film, “The Mirror”, candidato al David di Donatello, di cui sono stata anche la regista. Una pellicola che io sento molto vicino e che ho voluto fortemente realizzare, poiché tratta e percorre tutte le difficoltà e i problemi che si devono affrontare quando si vuole intraprendere una carriera nel mondo dello spettacolo.

Un’ultima domanda: quali sono i suoi progetti per il futuro?

Attualmente sto partecipando al doppiaggio di una serie animata, che presto vedrà la luce. Inoltre con la “Pulsart” stiamo lavorando ad un nuovo film, anche questo incentrato su un tema molto profondo e delicato, che è in programma di uscire a fine anno.

Cesare Vicoli

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