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Riserva naturale di Punta Aderci, il Comune cerca il nuovo gestore

La vegetazione è ricresciuta rigogliosa, senza l’aiuto  dell’uomo, ma le tracce dell’incendio continuano ad essere ben visibili nelle strutture della riserva naturale di Punta Aderci. E’ il caso della passerella di legno completamente bruciata nel rogo dell’estate scorsa. In tanti si aspettavano che, a distanza di quasi un anno da quell’evento,  venisse sostituita, ma a quanto pare non ci sono i fondi. I contributi assegnati nei mesi scorsi dalla Regione, per un importo di 270mila euro, sono destinati agli interventi finalizzati alla realizzazione di opere di prevenzione e difesa di fenomeni di dissesto idrogeologico.

“La passerella verrà rimossa, visto che al momento non potrà essere sostituita e verranno anche ripristinate le scalette che portano alla spiaggetta di Punta Penna”, spiega Alessia Felizzi della Cogecstre, la cooperativa che si occupa della gestione, “in ogni caso  l’area protetta sarà pronta, come al solito, per  ricevere i visitatori”.

Ma non è l’unica novità per Punta Aderci. Il 29 maggio scade la convenzione con la Cogecstre che dieci anni fa si è aggiudicata l’appalto per la gestione della riserva. Risale a qualche settimana fa la delibera con cui la giunta comunale ha fornito un atto di indirizzo al dirigente del servizio “Parchi, Riserve e Demanio”, Luca Mastrangelo  per l’affidamento della nuova gestione tramite lo svolgimento di una procedura di gara, della durata di dieci anni e per un corrispettivo di 40mila euro l’anno a carico del Comune, oltre all’eventuale quota di competenza regionale.

In attesa che venga espletata una nuova gara la Cogecstre dovrà garantire la gestione dell’area protetta. Da Punta Aderci a Vasto Marina. Fanno discutere gli interventi di livellamento della spiaggia caratterizzata in questo periodo da distese colorate di silene, una pianta  tipica degli ambienti costieri, che per i naturalisti rappresenta un valore aggiunto per il litorale di Vasto.

Anche quest’anno abbiamo reiterato la richiesta al Comune di lasciare almeno una parte di quei meravigliosi prati fioriti fino alla fine di giugno, visto che una consistente fetta è già stata arata con le ruspe”, dice Stefano Taglioli, coordinatore del gruppo fratino di Vasto, “tra l’altro i mezzi meccanici sono intervenuti in un tratto di spiaggia, quello antistante il lungomare Duca degli Abruzzi,  che fino a tre anni fa era un importante sito per la nidificazione del fratino e nonostante la circolare della Capitaneria di porto. E’ difficile capire come non si possa tentare di  conciliare, almeno in questo periodo primaverile, le esigenze naturalistiche con quelle degli stabilimenti balneari, lasciando inalterato lo stato dei luoghi e quelle magnifiche fioriture. Uno sforzo andava fatto. Peccato che questo messaggio non riesca a passare”, conclude Taglioli.

Anna Bontempo (Il Centro)

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