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San Salvo, il Comitato civico: “Puzza di fogna dopo il ripascimento”

 “Sabbia più scura e un nauseabondo odore di fogna”. Arrivano dai cittadini le segnalazioni sulla presenza di melma sulla spiaggia, nel tratto di litorale interessato ai lavori di ripascimento. Le operazioni sono state effettuate utilizzando la sabbia prelevata dai fondali dell’avamporto, nei pressi del porticciolo turistico Le Marinelle, dove non era passata inosservata nei mesi scorsi la presenza di una pompa da cui fuoriusciva liquido fangoso. La sabbia più scura e l’odore nauseabondo hanno attirato l’attenzione dei frequentatori della riviera.

“Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte di cittadini preoccupati per la colorazione della sabbia e per la melma scura presente nel tratto di litorale interessato ai lavori di ripascimento, di fronte all’area giochi per bambini”, dicono al Comitato civico ambientalista di San Salvo, “altre segnalazioni hanno espresso grande apprensione per il forte e nauseabondo odore di fogna che si avverte nell’area.  Quali notizie ha in merito l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Tiziana Magnacca? Da dove proviene la sabbia utilizzata per il ripascimento? Quali risultati si sono riscontrati dalle analisi preliminari obbligatorie?”.

Il sodalizio, di cui uno dei referenti è Marisa D’Alfonso,  chiede se l’amministrazione è a conoscenza della provenienza dell’odore di fogna e della sua origine, in caso contrario sollecita la giunta ad attivarsi il prima possibile, per individuarla e agire tempestivamente di conseguenza.

Nei mesi scorsi aveva fatto discutere non poco lo sversamento in mare, nei pressi del porticciolo turistico, di materiale liquido nero ed oleoso, che secondo l’assessore all’ambiente, Tony Faga era da ricondurre ai lavori di ripascimento. Il delegato della giunta sansalvese aveva anche precisato che l’intervento,  inserito nel piano di  programmazione delle opere di difesa costiera predisposte dalla Regione Abruzzo a seguito degli eventi meteomarini del novembre 2019, aveva ottenuto tutti i pareri favorevoli dagli enti preposti.

Di “inutile allarmismo” parlò Oreste Ciavatta, presidente della società che gestisce il porticciolo turistico Le Marinelle di via Andrea Doria, precisando  che era stato autorizzato a prelevare il sedime nella zona dell’avamporto dopo una serie di carotaggi e analisi che l’Arta aveva classificato di livello A, cioè privi di residui di metalli pesanti. Il primo a lanciare l’allarme era stato il Forum civico ecologista di Vasto.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

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