Sono 17 le persone indagate sulle presunte tangenti al cimitero di Vasto nell’ambito dell’operazione “Eterno Riposo”. Ieri quattro di loro hanno chiesto ieri il patteggiamento della pena. Due di loro , A.R. 65 anni , e F.D. 60 anni sono dipendenti comunali, altri due sono cittadini. Un altro dipendenti comunale L.L. 46 anni e 12 cittadini, optano invece per il rito ordinario e attendono le decisioni del gup Fabrizio Pasquale che dovrà pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio fatta dal procuratore Giampiero Di Florio.
L’udienza di ieri mattina è stata rinviata al 15 aprile non potendo essere in aula un legale proveniente da una zona rossa.
L’inchiesta partì tre anni fa e gli investigatori iniziarono ad indagare dopo alcune segnalazioni arrivate in comune per smantellare una presunta gestione parallela del cimitero. Dopo appostamenti, confronti e interrogatori scattò l’arresto per il custode, il necroforo e un operaio, tutti e tre dipendenti comunali e che sono ritenuti dalla Procura responsabili della illecita gestione parallela dei servizi cimiteriali.
I tre ex dipendenti comunali finiti nei guai e difesi dagli avvocati Antonello Cerella, Massimiliano Baccalà e Alessandro Orlando, hanno sempre negato di avere preteso o indotto i cittadini a versare denaro per tumulazioni, esumazioni e trasferimento delle salme.
Di parere opposto è il procuratore Giampiero Di Florio a detta del quale gli accusati avrebbero lucrato, acquisendo la disponibilità dei loculi attraverso attività cimiteriali irregolari.
I tre dipendenti, stando a quanto riportato nel lungo e dettagliato capo d’accusa, avrebbero chiesto da 150 a 700 euro per ridurre in urne cinerarie le salme anche quando lo stato degenerativo non lo consentiva.
Nelle successive intercettazioni telefoniche i 14 cittadini ascoltati dalla polizia mentre parlavano con gli arrestati, avrebbero descritto comportamenti discutibili. Dodici fra loro negano gli addebiti. Non ci stanno a passare per profittatori che cercavano di pagare i favori. Due invece ha chiesto il patteggiamento.
Paola Calvano