L’odore pungente che raschia la gola e brucia gli occhi venerdì non è stato avvertito, ma l’allarme resta. Chiedono chiarezza i cittadini, preoccupati per le esalazioni moleste provenienti dalla zona industriale di Punta Penna. Vogliono sapere cosa hanno respirato in questi giorni.
Il fenomeno, segnalato al Comune e ad alcune associazioni, è stato avvertito distintamente in alcune zone della città, fra cui corso Mazzini, via Ciccarone, lungo la circonvallazione Istoniense e perfino in centro. Intanto ieri si è riunito il Comitato di gestione della riserva naturale di Punta Aderci per esaminare il progetto presentato dalla Ecofox di Punta Penna per la realizzazione di una condotta interrata sottomarina (sealine).
ODORI MOLESTI – “Non è la prima volta che succede”, dicono alcuni frequentatori del porto, “questi odori si avvertono tutte le volte che si combinano le emissioni di alcune aziende con il vento proveniente da nord. In questo caso il cattivo odore inonda la città”.
Della situazione si è fatta carico l’ufficio ambiente del Comune che ha trasmesso una nota all’Arta e alla Asl affinchè ci sia un intervento concreto della Regione attraverso la dotazione di una strumentazione adeguata a rilevare agenti inquinanti diversi da quelli provenienti dalle automobili. Sono anni che le associazioni cittadine chiedono un serio monitoraggio della qualità dell’aria. Un problema antico se si considera che nel 2009 tre operai addetti all’impianto di depurazione della zona industriale furono costretti a rivolgersi al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vasto: lamentavano bruciore agli occhi e secchezza alla gola.
Per Elio Scurti, ex direttore tecnico di Arap servizi “sarebbe più utile una ricognizione puntuale sulle attività, e non solo quelle industriali, presenti sul territorio, nessuna esclusa. Meglio sarebbe se chi ha il problema, se ne è cosciente, provvedesse in autonomia a cercare di risolverlo in tutta serenità”.
OLEODOTTO – Il progetto della Ecofox per la realizzazione di una condotta interrata sottomarina (sealine) di 1.350 metri per lo scarico di olii vegetali è approdato al Comitato di gestione della riserva naturale di Punta Aderci. L’organismo è stato convocato dall’assessore alle politiche ambientali, Paola Cianci dopo il parere favorevole del dirigente comunale Stefano Monteferrante alla valutazione di incidenza ambientale (Vinca).
Alla riunione, che è stata aggiornata a giovedì prossimo, erano presenti, oltre all’assessore Cianci, Luca Mastrangelo, dirigente ufficio parchi e riserve e i rappresentanti di Arap e Arta, Nicola Bernabeo e Massimo Di Gennaro. Era invece assente Filippo Menna, rappresentante delle associazioni cittadine. Il parere del Comitato di gestione viene ritenuto di fondamentale importanza.
Anna Bontempo (Il Centro)