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Wwf e Italia Nostra: “Non abbattete 50 pini”

Contestano la relazione del tecnico incaricato e chiedono al Comune  di fermare gli abbattimenti ed integrare le valutazioni con approfondite indagini strumentali. Wwf e Italia Nostra intimano l’alt al taglio di 50 pini deciso dopo il censimento arboreo affidato all’agronomo Massimo Rabottini.

In questi giorni sono in corso gli interventi alla villa comunale, chiusa per quattro giorni con una ordinanza del sindaco Francesco Menna, per consentire il taglio di 24 alberi ritenuti a rischio crollo e la potatura di altre 28 piante, tutte contrassegnate da simboli. Stiamo parlando di pini di età compresa tra i 30 e i 70 anni e alti fino a 25 metri.

Nella relazione di Rabottini ci sono errori di valutazione”, sostiene Ines Palena che ha firmato la relazione di 5 pagine stilata dagli esperti delle due associazioni ambientaliste, “ammesso che alcuni alberi vetusti siano “pericolosi” per il target antropico,  prima di procedere all’abbattimento vanno approfondite le analisi tecniche che obiettivamente mostrano il fattore “pericolo” e associare a tale analisi considerazioni di carattere ecosistemico, paesaggistico, botanico, sociale e culturale.  Riteniamo che tali alberi non debbano assolutamente essere abbattuti,  anzi conservati e chiediamo al Comune di Vasto di attuare nei loro confronti azioni di protezione, manutenzione e valorizzazione. Riteniamo che abbattere 50 alberi, esemplari per lo più appartenenti alla specie di Pino d’Aleppo, specie da collegarsi al patrimonio genetico vegetale paleobotanico d’Abruzzo, manifesto del “paesaggio letterario d’Abruzzo”, sulla base di una valutazione tecnica visiva e speditiva, seppur certificata,  sia un grave errore e non solleva l’amministrazione da responsabilità distruttive del proprio patrimonio arboreo e da potenziali calamità”.

Per tutte queste ragioni Wwf e Italia Nostra invitano l’amministrazione comunale di Vasto “a fermare gli abbattimenti e a integrare la relazione con approfondite valutazioni  ecologiche, strumentali, paesaggistiche, storiche e culturali”.

Del taglio di 50 pini si parla da almeno due mesi, cioè da quando il sindaco ha firmato, a metà dicembre, l’ordinanza per il loro abbattimento. “L’amministrazione si è attenuta alla relazione dell’agronomo incaricato”, precisa dal canto suo l’assessore ai servizi manutentivi, Gabriele Barisano, “l’intenzione è quella di mettere a dimora nuovi alberi, non appena ci saranno le risorse economiche necessarie”.

Anna Bontempo (Il Centro)

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