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Laudazi: “A Vasto bocciata la norma sul recupero abitativo delle tavernette per consentire l’utilizzo dei benefici governativi del 110%”

Se errare è umano, perseverare ottusamente nell’errore rende assolutamente diabolica la Amministrazione Comunale  di Vasto. I cittadini e , soprattutto, i tecnici vastesi che operano nel settore della edilizia e delle costruzioni , devono purtroppo prendere atto che   il Consiglio Comunale  di Vasto,  ha confermato –ancora una volta-    di non voler procedere al totale recepimento della legge Regionale, che regolamenta il recupero a fini abitativi del patrimonio edilizio esistente e  delle migliaia di tavernette, esistenti nella nostra città.

Questa inopportuna decisione , oltre che impedire la possibile  regolarizzazione  dei manufatti degli aventi diritto , provocherà il mancato introito di centinaia di migliaia di euro alle disastrate casse comunali per i relativi contributi di urbanizzazione e per il presumibile incremento dei ruoli IMU e TARI e delle rendite catastali dei fabbricati del nostro Comune  . Tutto ciò in contro tendenza rispetto alle analoghe scelte della  maggior parte dei Comuni della Regione Abruzzo . A Vasto , cioè, non si può fare cio che si può fare nel resto d’Abruzzo .

Per questo motivo , al danno della mancata valorizazione delle abitazioni esistenti, si aggiungerà  un ulteriore  danno, piombato  in capo a moltissimi vastesi che , allo stato ,  non potranno utilizzare il cosiddetto beneficio del 110% per il recupero strutturale e per il miglioramento energetico  dei loro  fabbricati , come disposto dall’attuale governo nazionale.

Tali benefici sono infatti utilizzabili  , solo previa attestazione giurata di conformità tra i progetti  autorizzati dal Comune e le costruzioni realizzate  con  la variazione di uso , intervenuta sui tali locali che  , approvati originariamente come box,  cantine e garages , sono stati  successivamente attrezzati a tavernette o a camere.

I vastesi , conseguentemente , non possono essere messi in condizione di sistemare le proprie abitazioni e di  adoperare i benefici governativi gratuiti destinati per la ristrutturazione  ed il miglioramento delle proprie case .

Rimuovere tali ostacoli ,  lamentati  dalla utenza , avrebbe potuto consentire di risolvere uno dei tanti problemi amministrativi  esistenti , attuando il principio del risparmio del suolo e migliorando l’  andamento  della economia e dei servizi  della nostra Città.

Menna e compagni  hanno preferito restare fermi , ribadendosi deboli e gentili con i forti, ma forti con il popolo debole .

Il Nuovo Faro , invece,  si impegna fin da ora  a sostenere  e a riproporre questa procedura , facendola diventare  patrimonio  della Città , non appena questa triste parentesi amministrativa sarà ribaltata in sede elettorale .

Il Nuovo Faro di Vasto  – Edmondo Laudazi

 

 

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