Le misure anti Covid adottate dalla rsa in cui si trova hanno impedito al 90enne vastese accusato di violenza sessuale di comparire ieri davanti al gup di Vasto, Fabrizio Pasquale. L’udienza è stata rinviata all’8 aprile. L’anziano , accusato di aver tentato un approccio fisico con la badante ,attualmente risiede in una rsa in Molise e l’istituto per proteggere gli ospiti e gli operatori ha limitato i contatti con l’esterno. Un anno fa l’anziano viveva sotto lo stesso tetto della donna che lo ha denunciato. L’accusa di violenza sessuale deriva dal fatto che il pensionato avrebbe costretto la badante a subire atti sessuali cogliendo di sorpresa la donna. L’accusato è difeso dall’avvocato Antonello Cerella, mentre ad assistere la parte lesa è l’avvocato Guido Giangiacomo . La vicenda risale ad un anno fa. La badante che per molti anni si era occupata dell’uomo e della moglie., alla morte di quest’ultima iI 15 gennaio 2020 decise di ospitare nella propria abitazione l’anziano per poterlo assistere . La convivenza per un mese è stata tranquilla, poi l’anziano avrebbe cominciato a confidare alla badante di sentirsi solo tentando un approccio fisico. La donna sarebbe riuscita a sfuggire alle avance chiudendosi in bagno , poi sconvolta ha denunciato tutto ai carabinieri e la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio nel novantenne. Paola Calvano