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Punta Aderci, sì al recupero dei casolari

Norme di tutela adeguate alla fruizione turistica, attrezzature di supporto alla Via Verde, parcheggi e recupero dei fabbricati esistenti con misure incentivanti (vedi aumenti di volumetria). L’amministrazione comunale scopre le carte e rivela gli indirizzi alla base della revisione del Pan, il piano di assetto naturalistico della riserva di Punta Aderci.

Il documento, in fase di predisposizione, è stato al centro di una interrogazione presentata dalla consigliera del Movimento 5 stelle, Dina Carinci  discussa nel corso dell’assemblea civica del 30 dicembre.

Agli interrogativi posti dalla pentastellata – che ha manifestato una serie di perplessità  sulle deroghe urbanistiche e circa il mancato coinvolgimento delle associazioni – ha risposto l’assessore alle politiche ambientali Paola Cianci, che in sostanza ha confermato le voci che girano da diversi mesi.

La delegata della giunta Menna ha illustrato gli indirizzi alla base della predisposizione dell’importante documento per la cui redazione è stata incaricata  una società consortile con il coordinamento di Fernando Di Fabrizio, presidente della cooperativa Cogecstre di Penne  e con il supporto di Alessia Felizzi che della coop è referente locale.

L’assessore Cianci durante il suo intervento ha insistito sulla necessità di avere norme di tutela adeguate alla fruizione turistica dell’area protetta interessata il 30 agosto 2020 da un devastante incendio, sulla realizzazione di attrezzature di supporto alla Via Verde e di nuovi parcheggi e sul recupero dei casolari esistenti attraverso misure incentivanti , cioè aumenti di volumetrie, annunciando che il Pan verrà sottoposto all’attenzione degli “stake holder” e quindi anche delle associazioni cittadine.

“Le perplessità manifestate nell’interrogazione non sono state fugate”, rilancia la consigliera Carinci, “vertono essenzialmente sulla trasparenza degli atti visto che all’albo pretorio non sono mai state pubblicate determine o delibere sulla revisione del Pan e sugli indirizzi generali,  sul mancato coinvolgimento delle associazioni cittadine che a mio avviso è fondamentale e sugli aumenti di volumetria. Su quest’ultimo aspetto occorre fare chiarezza. Sebbene sia assolutamente condivisibile la rivisitazione del piano di assetto naturalistico”, aggiunge la pentastellata, “bisogna assolutamente approfondire le deroghe urbanistiche previste nel nuovo Pan. Quel che è certo è che i cittadini e le associazioni sono stati tenuti finora fuori da qualsiasi discussione su un argomento di grande importanza per il futuro della riserva naturale di Punta Aderci. Evitiamo di fare le cose a senso unico”, conclude Carinci.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

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