Una squadra al femminile composta da professioniste con diverse competenze per portare avanti una visione di città più ampia, aperta e all’insegna delle pari opportunità. E’ quella messa in piedi da Alessandra Notaro, ex giudice di pace, candidata sindaco dell’aggregazione civica “La Buona Stagione”.
A sostenerla in questa avventura, condividendone il progetto e il percorso, sono Maria Amato, primario del reparto di Radiologia del San Pio ed ex deputata del Pd (partito da cui è uscita), Anna Margareth Ciccotosto, imprenditrice turistica e Daniela Aiuto, ex europarlamentare del M5S (oggi impegnata in Azione di Carlo Calenda). In questa intervista le quattro donne spiegano il senso e la finalità di una condivisione che ribalta completamente il concetto delle “quote rosa”.
ALESSANDRA NOTARO – “Credo tantissimo in quel che viene definito genio femminile, perché la donna ha una capacità di affrontare i problemi, anche con una visione progettuale piuttosto ampia, quindi di guardare avanti”, attacca la candidata sindaco, “abbiamo bisogno di menti che pensino lontano e in questo la donna è veramente brava, oltre ad essere bravissima nella cura di cui questa città e questo territorio hanno bisogno. Mi è piaciuta l’idea di creare una squadra di donne, di professioniste, di persone che abbiano esperienza non solo nel campo politico, ma anche competenze professionali ben definite. Ci sono donne ingegneri, ci sono donne che lavorano in tutti i campi e ci sono persone che hanno una bellissima esperienza politica. Ognuno fornisce il suo contributo per le competenze e per l’esperienza che ha. Quello che è importante non è il dato tecnico, ma la modalità. E proprio la prospettiva femminile è particolare ed in questo momento necessaria”.
DANIELA AIUTO – L’ex europarlamentare che oggi milita nel partito di Carlo Calenda, spiega così il suo sostegno al progetto civico La Buona Stagione.
“Il mio percorso politico attualmente sta proseguendo all’interno di un nuovo partito politico che è Azione”, è la sua premessa, “mi sono subito avvicinata all’idea civica messa in piedi da Alessandra Notaro e dalle persone che sono accanto a lei – c’è un’intera squadra formata da giovani, non c’è solo Alessandra che è la punta di diamante – in maniera del tutto autonoma. Ho colto subito questa possibilità e sto cercando di creare un punto di incontro tra il mio partito che si sta muovendo a livello regionale e questo percorso civico per vedere se ci sono dei punti in comune. Credo che sia importante cercare di recuperare quel gap che c’è da sempre in politica tra il voler avere delle visioni progettuali e passare poi nel concreto, ed attorniarsi di persone che non sono semplici portatori di voti, ma che abbiano veramente le abilità e le competenze per realizzare la visione di città. Trovo la visione di città di Alessandra Notaro entusiasmante, nuova e capace di portare Vasto nel nuovo millennio”, prosegue Daniela Aiuto, “è l’unica che ha saputo realmente aprirsi alla possibilità dei fondi europei che Vasto purtroppo ha tralasciato. Non lo dico io, non lo dice Alessandra, lo dicono i dati, che sono pubblici e consultabili da chiunque e che mettono nero su bianco, in maniera imbarazzante, quello che è il ritardo dell’amministrazione di questa città. Non un ritardo di cinque anni, ma un ritardo di decenni. Il progetto di Alessandra è l’unico che parla di smart city, di salvaguardia dei beni comuni che sono stati violentati, a vantaggio di politiche legate al tornaconto delle varie associazioni di categoria. Vasto ha bisogno di una politica nuova, Alessandra Notaro ha tutte le carte in regola ed io, dal punto di vista di quelle che sono le mie capacità e le mie professionalità le ho dato tutto il mio supporto. Spero che ci sia la possibilità di creare anche un supporto politico legato alla forza che io sto rappresentando in questo momento”.
MARGARETH CICCOTOSTO – “Ho aderito al progetto perché ho visto in Alessandra una persona dalle grandi capacità e competenze”, dice l’imprenditrice turistica, “mi hanno rassicurato soprattutto la sua gentilezza e la sua fermezza. Ha la capacità di portare avanti le proprie idee e mettere un punto dove va messo. Ha un corretto modo di porsi e di presentare una visione di prospettiva che possa essere condivisibile. Per questo ho deciso di abbracciare la Buona Stagione, sposare questo progetto e di contribuire con il mio supporto.
MARIA AMATO – “Non basta condividere un’amicizia, bisogna condividere una visione di città”, attacca il primario di Radiologia dell’Ospedale San Pio, “perché una squadra al femminile? Perché ci ritroviamo in una idea di città di pari opportunità, che non esclude, che non lascia indietro né le donne, né nessun genere. Presentarsi con questo tipo di squadra significa anche dire a chi ci guarda: avvicinatevi tranquilli, non dividiamo carriere politiche, non stiamo costruendo una filiera di partito che nel tempo e nei diversi orientamenti non ha portato granchè bene alla nostra città. Semplicemente mettiamo a disposizione quello che sappiamo fare, la nostra passione, l’entusiasmo e l’amore per Vasto, non escluso quella parte di sentimento che nelle donne affiora più facilmente che diventa e può diventare trainante. Ovviamente non solo il sentimento perché ognuno di noi ha dietro le spalle una storia di impegno professionale, di competenza, di studio e di confronto paritario con gli uomini. Ecco questo confronto è una cosa abbastanza innovante in una dimensione politica, spero che riesca ad avvicinare altre persone e che non abbiano paura di impegnarsi perché la politica è ancora la più grande forma di carità possibile a livello sociale”, conclude Maria Amato.
Anna Bontempo
