Ad oggi sono 133 le persone raggirate dai quattro falsi mediatori creditizi incastrati dalla Guardia di Finanza di Pescara. Ma gli stessi militari stanno verificando se il numero esatto delle vittime è proprio 133 o meno.
La speranza della Guardia di Finanza e della Magistratura è che chi ha subito danni economici raccontino spontaneamente la truffa subita. I quattro indagati sono accusati di attività abusiva di mediazione creditizia, truffa pluriaggravata e sostituzione di persona.
Certo è che la crisi economica e la necessità per chi era rimasto momentaneamente senza lavoro o aveva comunque difficoltà economiche di trovare in fretta un prestito, ha spianato la strada ai truffatori. Tra di essi anche un uomo che da qualche tempo era domiciliato a San Salvo e che insieme ad altri 3 complici avrebbero promesso 27 milioni di finanziamento mai concessi a decine di vittime. Ora rischia una pena che parte da 4 anni di reclusione e un’ammenda di 10mila euro. L’albo dei veri mediatori creditizi è già pronto a costituirsi parte civile.
A San Salvo, come nelle altre località coinvolte (Novara, Francavilla a Mare e Bresso), la Guardia di Finanza ha sequestrato molti documenti cartacei che ora dovranno essere esaminati con attenzione.
Le fiamme gialle di Pescara avrebbero individuato una vera e propria associazione a delinquere e, unitamente alla Magistratura invitano le persone in difficoltà a verificare sempre l’attendibilità dell’agente in attività finanziaria o intermediario del credito che offre soluzioni verificando se sia effettivamente iscritto negli appositi albi.
Non è escluso che l’approfondimento delle indagini o la collaborazione di qualche nuova vittima, porti ad allargare il gruppo di indagati.
I quattro accusati che ora hanno l’obbligo di firma pur non essendo iscritti nell’elenco dei mediatori e senza alcuna abilitazione, hanno esercitato a lungo abusivamente promettendo finanziamenti che poi non sono stati concessi.
Paola Calvano