“L’aver svolto le prove concorsuali in piena pandemia potrebbe inficiarne la validità esponendo a ricorsi e impugnative”. Vincenzo Suriani e Francesco Prospero, consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, tornano a fare le pulci al concorso per l’assunzione di 15 agenti di polizia locale, sottolineando la scarsa partecipazione – su 268 candidati solo 96 si sono sottoposti alle prove di efficienza fisica – gli alti costi e sollevando perplessità sulla trasparenza e sulla mancata modifica del bando originale che ha continuato a prevedere una riserva del 40% nonostante l’assunzione di cinque vigili che avevano già prestato tre anni di servizio alle dipendenze del Comune di Vasto.
Secondo i due rappresentanti del centrodestra – che sull’argomento hanno presentato una interpellanza al presidente del consiglio, Elio Baccalà – l’aver svolto le prove fisiche in piena pandemia “non ha consentito né la partecipazione del totale dei concorrenti che intendevano sottoporsi alla prova, né ha favorito la trasparenza del concorso pubblico come sempre è avvenuto per le opache, oscure e lacunose selezioni avviate dal Comune di Vasto”.
In sostanza Suriani e Prospero chiedono “quanto abbia speso l’ente per svolgere in piena pandemia le prove fisiche che hanno visto la partecipazione di circa un terzo dei candidati, rivelandosi un vero flop” e se l’amministrazione “non ritenga il caso di inserire date di recupero per tutti i candidati che, in assenza di qualsiasi comunicazione da parte dei dirigenti del Municipio, e in presenza di vari Dpcm che vietavano gli spostamenti, non hanno inteso raggiungere Vasto e il Parco Muro delle Lame, location scelta per lo svolgimento delle prove fisiche”.
Secondo i due consiglieri potrebbero esserci ricorsi ed impugnative.
Anna Bontempo (Il Centro)
