“Comprendo la paura di tutti. Tuttavia credo si stia esagerando nella caccia agli untori e nella ricerca del “colpevole”.
La verità è che il “colpevole” potrebbe essere ognuno di noi. Mettiamocelo bene in testa. Ognuno dei nostri figli o parenti più stretti, potrebbe esserlo e non saperlo”. E’ quanto scrive il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca sul suo profilo Facebook.
“La Asl – prosegue la Magnacca – che non dipende dal comune e che per legge regge tutte le procedure relative all’individuazione di una positività e ai relativi tracciamenti, segue protocolli approvati dagli enti competenti e fino ad ora sono risultati validi. Di sicuro molto più validi delle insinuazioni e delle cattiverie gratuite che negli ultimi giorni abbiamo dovuto leggere ed ascoltare e che si sono rivolte soprattutto verso qualche bambino.
San Salvo è sempre stata una cittadina al passo con i tempi. Non fatela piombare nel Medioevo e rispettiamo le regole.
Preciso che quanto possiamo fare come ente si limita alla informativa, peraltro non obbligatoria e tuttavia sempre effettuata, del numero dei contagiati e dei guariti. Lo facciamo ogni giorno”, incalza il primo cittadino di San Salvo.
“Altro (come ad esempio pubblicare nomi e cognomi) non è consentito fare, né, onestamente, lo farei mai. Sono avvocato e vi garantisco che non è possibile per legge. E sono un essere umano che non intende privare di dignità, al fine di soddisfare la morbosità di taluni leoni da tastiera o di taluni compulsivi da chat, un essere umano, mettendolo alla gogna.
I casi delle scuole sono stati gestiti dalla Asl e dai nostri Presidi nel rispetto dei medesimi criteri.
Se qualcuno pensa che i nostri presidi dicano i nomi e i cognomi dei casi (a dire il vero pochi nelle nostre scuole) o le sezioni oppure le classi pubblicamente in un’intervista televisiva, si sbaglia.
Vengono avvisati coloro che sono stati esposti, come per legge è previsto e disposte le sanificazioni, secondo le richieste Asl.
In Comune abbiamo, ad oggi, un solo dipendente ufficialmente risultato positivo. Se e quando ne arriveranno altri lo comunicheremo, come sempre, nella consapevolezza che già da quasi una settimana i potenziali contatti sono a casa in isolamento.
Non hanno avuto rapporti diretti con il pubblico essendovi uno sportello protetto da vetro a cui l’utenza si rivolge.
È toccato all’Ospedale, è toccato al Tribunale, è toccato alle sedi municipali, è toccato in tutte le scuole d’Italia, è toccato i medici, agli infermieri, agli operai, ai professionisti ecc. ecc.
Occorre essere prudenti: evitare i raduni nelle case, i pranzi collettivi, i festeggiamenti più o meno alla luce del sole, come pure si sono visti su fb; occorre controllare i nostri figli (ricordo a me stessa che ragazzi non vanno a scuola e sono in DAD per il Covid e sarebbe, quindi, opportuno che verificassimo che non stiano assembrati neppure nel pomeriggio, altrimenti mi verrebbe da chiedere che cosa stiamo facendo) affinché rispettino le regole e osservare noi stessi quei pochi contegni di buon senso.
Si usi la TESTA E IL CUORE. Si aiuti, come si può, chi oggi è in difficoltà. Domani ciascuno di noi potrebbe trovarsi in quella situazione di difficoltà.
Altre cose sono fuori tempo, fuori luogo e non appartengono al modo di essere di questa città.
E prepariamoci alle prossime durissime settimane, dove occorrerà che ciascuno faccia la propria parte responsabilmente e consapevolmente. Calma e gesso, diceva un anziano esperto di difficoltà”, conclude la Magnacca.