In bici alla scoperta dell’antico acquedotto delle Luci e dei resti della fortezza federiciana di Punta Penna. Archeobike, l’iniziativa finalizzata alla conoscenza del territorio che annovera preziose testimonianze del passato, si è arricchito di un’altra puntata che ha visto la partecipazione di una dozzina di ciclisti amatoriali .
“Da Histonium a Penna Luce”: questo il tema della seconda pedalata in sella alle mountain bike. La carovana, guidata da Alessandro Cianci, studioso e appassionato di storia locale, è partita dall’Arco di Porta Nuova, cioè dall’antica città di Histonium, per andare alla ricerca dei resti dei muri romani che sono ancora presenti e visibili, ha costeggiato le Terme Romane , quindi via Adriatica dove affiorano altri resti, per poi risalire tutto il percorso dell’antico acquedotto delle Luci.
“Alla villa comunale ci ha accolto Marco Rapino della cooperativa Parsifal che ci ha mostrato l’interno di uno dei pozzi che sono punti di accesso all’acquedotto romano”, racconta Cianci, “la comitiva si è poi diretta verso Sant’Antonio e in contrada Luci, per poi dirigersi a Punta Penna, dove i ciclisti hanno visitato i resti della fortezza di Federico II, che faceva parte dell’abitato di Penna Luce. E’ stato un bellissimo giro”, aggiunge Cianci, “ricordo che si tratta di una iniziativa spontanea, che non è organizzata da alcuna associazione e che si svolge nel rispetto delle regole anti-Covid”.
Anna Bontempo (Il Centro)
