Ammontano a un milione e 200mila euro gli introiti per il Comune grazie all’autovelox installato sulla Statale 16, nel tratto di Vasto. Dal giorno della sua entrata in funzione (a gennaio del 2019) e fino ad oggi, l’impianto che rileva la velocità in entrambe le direzioni di marcia, e che è funzionante 24 ore su 24, si è rivelato una manna per le casse municipali. Ai soldi incamerati con la micidiale macchinetta si aggiungono quelli derivanti dalle sanzioni comminate dalla polizia municipale. Il tema delle multe per fare cassa è tornato alla ribalta nei giorni scorsi dopo un intervento sui social di un ufficiale del comando di piazza Rossetti, che in passato ha anche rivestito importanti incarichi nel sindacato. A porre una serie di interrogativi è il tenente Antonio Di Lena, che partendo dal presupposto “che gli agenti verrebbero indotti a fare più multe, perchè altrimenti rischiano di ricevere una valutazione inferiore della loro performance lavorativa e dunque avranno minori chance di carriera”, chiede se c’è un indirizzo politico. Circostanza che viene categoricamente esclusa dall’amministrazione comunale.
“La giunta non può minimamente interferire nelle politiche sanzionatorie della polizia municipale”, afferma il sindaco Francesco Menna, “sarebbe una indebita interferenza. Né tantomeno può pensare di fare cassa con le sanzioni comminate dagli addetti. I veri introiti per il Comune derivano dall’autovelox ed ammontano a un milione e 200mila euro , anche se solo il 50% di questa somma viene effettivamente riscossa. Inoltre, con l’impianto che rileva la velocità e le infrazioni al codice della strada, facciamo prevenzione e sicurezza stradale lungo una arteria dove si sono verificati incidenti mortali. Tanto è vero che”, continua il capo della giunta, “da quando è stato installato l’autovelox non si sono più verificati sinistri. Sull’altra questione, cioè se fare più multe fa aumentare la valutazione della performance lavorativa degli agenti, non ci voglio proprio entrare. La polizia municipale fa un lavoro pazzesco e ha tantissimi compiti istituzionali che non si limitano solo al controllo e al rispetto del codice della strada, ma che riguardano anche tanti altri settori come l’urbanistica, il commercio e l’ambiente. Sto anche lavorando per istituire la polizia tributaria”.
Anna Bontempo (Il Centro)
