E’ stato affidato al medico legale Pietro Falco l’esame autoptico sul camionista ucraino di 41 anni annegato sabato sera a San Salvo. Ma la perizia non potrà essere effettuata prima dei risultati del tampone e del riconoscimento. Non prima dunque di 3 o 4 giorni.
Risultano intanto vane le ricerche di un congiunto della vittima. L’uomo lavorava per un’azienda di Kiev che si occupa di logistica e che ha rapporti commerciali con la Fiat di Torino. Qualora non fosse possibile nei prossimi giorni rintracciare un parente, forse a Torino potrebbe esserci qualcuno che riconosce la salma dello sfortunato camionista.
A San Salvo c’è anche il tir dell’uomo che alla fine delle indagini dovrà essere riconsegnato.
Paola Calvano