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Vasto, il centrodestra sullo sportello ecobonus: “Uno sperpero incredibile da circa 40.000 euro l’anno”

Il Comune di Vasto ha realizzato ieri una conferenza stampa in pompa magna, per presentare l’apertura di un ufficio consulenza (“meramente informativo” nelle  stesse parole del sindaco Menna) sull’ecobonus e la ristrutturazione degli immobili.

Una scelta che potrebbe anche apparire come un servizio al cittadino, ma che in realtà copre l’ennesima politica di “spendi e spandi” che Francesco Menna e compagni stanno portando avanti. Chi si occuperà infatti di gestire questo servizio meramente informativo?

Due persone fuori dalla pianta organica del Comune. Non quindi due dipendenti comunali già stipendiati, ma due persone assunte fuori organico, il cui salario supplementare andrà a gravare sulle tasche dei vastesi. Nel dettaglio si occuperanno di questo “sportello” un componente aggiuntivo dello staff del sindaco, assunto part time nei mesi scorsi, con un costo per l’ente attorno ai 20.000 euro annuali, e un funzionario dell’agenzia delle entrate in pensione, che ha stipulato una convenzione col Comune di Vasto, che avrà un costo annuale stimato, per le casse comunali, di circa 50 euro al giorno e quindi all’incirca di altri 20.000 euro annuì.

In un Comune dove si spende molto e male, come recentemente sottolineato dai revisori dei conti, era necessario impegnare una cifra così significativa per offrire un servizio di consulenza sull’ecobonus, un argomento sul quale il nostro Comune, come gli altri comuni, non ha alcuna competenza specifica?

Oppure si tratta della solita “coperta di Linus” con cui il sindaco Menna prima utilizza il denaro pubblico per realizzare assunzioni e aumentare i consulenti, e poi trova una patetica giustificazione per spiegare ai vastesi perché sono stati assunti?

Quali sono le competenze specifiche del componente dello staff del sindaco e del funzionario in pensione sull’ecobonus e gli sgravi edilizi?

Come al solito in Municipio non si pensa agli interessi di Vasto e dei vastesi: invece di destinare risorse economiche ai cittadini in difficoltà a causa della crisi economica e del lockdown e ai servizi, si spendono circa 40.000 euro annui per uno sportello che non ha alcuna finalità palese, se non quella di giustificare assunzioni e consulenze di cui, francamente, si potrebbe tranquillamente fare a meno.
Una vergogna targata centrosinistra e Francesco Menna.

Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia)
Francesco Prospero (Fratelli d’Italia)
Guido Giangiacomo (Forza Italia)
Alessandra Cappa (Lega)
Davide D’Alessandro (Lega)
Alessandro d’Elisa (Gruppo Misto)
Edmondo Laudazi (Il nuovo faro)

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