“Network of Unconscius” ha pubblicato un saggio intitolato “Dall’origine della vita all’emersione della mente”, nel quale vengono esposte le recenti, meravigliose acquisizioni scientifiche condivise dalla Comunità Scientifica Internazionale, e quindi non opinabili, avvalendosi degli studi di insigni neuroscienziati, tra i quali Guido Brunetti, un autore che i nostri lettori, e non solo, da anni conoscono molto bene.
Comprendere cos’è in realtà la dimensione della vita e della mente è “indispensabile” perché la mente è l’unico strumento che abbiamo per indagare la realtà, grazie ai formidabili progressi delle neuroscienze, un insieme di discipline che studiano il sistema nervoso.
Tra gli autori citati, figura Eric Kandel, premio Nobel per la medicina per le sue ricerche pioneristiche sulle basi fisiologiche della memoria dei neuroni e dell’apprendimento. Egli sostiene che tutti i processi mentali derivano da operazioni cerebrali e hanno una base biologica.
Un altro grande scienziato nominato nel saggio in questione è il portoghese Antonio Damasio, il quale ha compiuto importanti studi sulle basi neurali della cognizione, mettendo in evidenza l’azione reciproca del corpo e della mente, un organismo definito “unico e indissociabile”.
Nel lavoro suindicato viene sottolineato poi il rilevante contributo alla conoscenza della struttura e del funzionamento del cervello fornito dall’indiano Vilayanur S. Ramachandran, uno scienziato che si è dedicato allo studio delle connessioni tra mente e cervello spiegate attraverso danni cerebrali.
Un posto di grande rilievo viene riservato a Guido Brunetti, pubblicando per intero un suo saggio che s’intitola “Dalla metafisica alle neuroscienze”. Un lavoro
giudicato “completo ed esplicativo” per comprendere come si è arrivati alla ricerca sul cervello, la mente e la coscienza, e alla nascita e allo sviluppo delle neuroscienze.
Monica Serafini