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A spasso tra orti e aranceti per riscoprire le tradizioni

Non una semplice visita guidata tra gli aranceti e gli orti di Vasto, ma un tuffo nel passato alla scoperta di luoghi importanti per la storia della città. Si è rivelata un’esperienza davvero entusiasmante la passeggiata organizzata dal Comitato per la tutela e la valorizzazione del verde urbano, nato in città in seguito all’abbattimento degli otto pini di via Ritucci Chinni, nel quartiere San Paolo.

Una trentina le persone che hanno partecipato al primo di una serie di appuntamenti che il sodalizio ha deciso di promuovere per contribuire alla conoscenza del territorio. La passeggiata si è snodata dalla Loggia Amblingh (luogo di ritrovo per i partecipanti), alla zona degli orti e degli aranceti, dietro Fonte Nuova. Ad incantare i partecipanti è stato il racconto dell’ex preside  Nicolangelo D’Adamo e di Nicola D’Adamo, giornalista e presidente dell’associazione della stampa vastese.

Per i partecipanti è stata una full immersion nella storia antica dei luoghi e nella quotidianità degli ortolani vastesi. La zona di Fonte Nuova, dove si è snodata la passeggiata, è sempre stata ricca di acqua. Il prezioso liquido è stato fondamentale per gli ortolani che sono riusciti a canalizzarlo per annaffiare gli orti e produrre frutta ed ortaggi da vendere al mercato. Sulla storia degli orti si è soffermato Nicolangelo D’Adamo, autore insieme al cugino Nicola del libro “Gli ortolani di Vasto, tra storia e antropologia”.

“Senza la loro ospitalità e la loro collaborazione questa bellissima esperienza non sarebbe stata possibile”, commenta Gianlorenzo Molino, referente del Comitato, “abbiamo toccato con mano come il verde urbano abbia una funzione aggregativa, di integrazione sociale, di crescita personale ed affettiva, oltre che identitaria nei riguardi del proprio territorio di residenza. Sono 1.500 le persone che  chiedono al sindaco Francesco Menna e al consiglio comunale di Vasto l’adozione in tempi rapidi di un regolamento del verde urbano. Nel frattempo non restiamo con le mani in mano, ci godiamo e facciamo conoscere il bello della nostra città”.

Tra le proposte del Comitato c’è quella di creare orti urbani, iniziative che sono state sperimentate con successo in moltissime città italiane ed europee. L’obiettivo è quello di riattivare vecchie coltivazioni, in collaborazione con le scuole, con l’uso di metodi biologici, incrementando la biodiversità. Grazie agli orti urbani sarebbe anche possibile utilizzare vecchi terreni abbandonati. Molino ha anche annunciato che è intenzione del Comitato ripetere non solo la passeggiata che ha avuto un grande successo, ma promuovere altre iniziative per approfondire tematiche ambientali di diverso tipo, considerando il grande interesse che c’è rispetto a questi argomenti. E’ stata anche l’occasione per ricordare alcune proposte, tra cui il ripristino di antichi sentieri che venivano utilizzati per andare al mare e raggiungere la spiaggia in pochissimo tempo e la valorizzazione degli aranceti.

Anna Bontempo (Il Centro)

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