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Vasto, la Commissione Vigilanza sul caso rifiuti

Finisce in Commissione di vigilanza l’aumento del quantitativo di rifiuti raccolti nei mesi di marzo ed aprile nonostante il lockdown. A chiedere la convocazione dell’organismo consiliare presieduto da Vincenzo Suriani, è il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle.

Vogliono vederci chiaro Dina Carinci e Marco Gallo  che, dopo l’articolo del Centro sull’aumento dei rifiuti in piena emergenza da coronavirus,  manifestano una serie di perplessità, che a loro dire, meritano un approfondimento nelle sedi istituzionali.

Il riferimento è al report della società che ha in appalto il servizio di igiene urbana e che mostra un incremento di 51 tonnellate di rifiuti (rispetto a marzo ed aprile del 2019) , nonostante il lockdown che ha tenuto chiuse in città 867 attività commerciali tra bar, pizzerie, pub, negozi, ristoranti, acconciatori ed estetiste.

Il dato della Pulchra sulla raccolta dei rifiuti nel periodo di marzo e aprile 2020 è, a dir poco, sorprendente”, attacca Dina Carinci, “con accuratezza, abbiamo consultato i report della raccolta dei rifiuti di numerosi comuni italiani e l’andamento è decisamente in diminuzione; parliamo di una riduzione della raccolta dei rifiuti che si attesta, mediamente, intorno al 15%. A Vasto, invece, le cose sono diverse e, nei mesi di lockdown e di totale chiusura di tutti gli esercizi commerciali, di tutte le aziende e di tutte le imprese, risultano essere stati prodotti gli stessi quantitativi di rifiuti dello scorso mese di dicembre. Questo dato, a nostro avviso, è incomprensibile e riteniamo assolutamente insoddisfacenti le giustificazioni addotte dall’amministratore delegato della società, Paola Vitelli, la quale ci dovrebbe anche spiegare cosa c’entra il calendario della raccolta con le quantità. Vogliamo vederci chiaro”, incalza la consigliera pentastellata, “e per questa ragione chiederemo la convocazione della Commissione di vigilanza, perché i cittadini hanno diritto a delle risposte, chiare ed esaustive. L’amministrazione Menna non può esimersi dal vigilare sull’operato del gestore, anche se la Pulchra è ormai integralmente privata. A proposito della privatizzazione, mi preme ricordare l’irragionevolezza del contratto stipulato dalla giunta del sindaco Francesco Menna con la Pulchra, specie laddove prevede che più i vastesi saranno ligi a differenziare e più la Pulchra guadagnerà, senza che i cittadini abbiano alcun beneficio dalla corretta differenziazione. La Pulchra ha dichiarato di aver superato la soglia oltre la quale la vendita dei materiali differenziati costituisce un suo esclusivo guadagno; adesso dovrà spiegare come è arrivata a superare la soglia del 70% e come è possibile che, in piena crisi da Covid 19, il quantitativo di rifiuti della città è sempre lo stesso”, conclude la consigliera del M5S.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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