Inizierà l’11 maggio la nuova fase giudiziaria dopo la pausa provocata dalla pandemia e durerà fino al 30 giugno. Le udienze civili si terranno in remoto ma non si terranno le udienza istruttorie civili. Per i processi penali invece sono ancora da definire diversi particolari e si è in attesa dell’ultima parola del presidente del Tribunale, Bruno Giangiacomo ma comunque saranno garantiti così come previsto dal comma 12 dell’articolo 83. Questo grazie alla collaborazione fra giudici del Tribunale, Procura della Repubblica, giudici onorari e di pace e avvocati.
“Fino al 30 giugno le udienze penali che non richiederanno la partecipazione di soggetti diversi dal pubblico ministero, dalle parti private e dai rispettivi difensori, dagli ausiliari del giudice, da ufficiali o agenti di polizia giudiziaria, da interpreti, consulenti o periti potranno essere tenute mediante collegamenti da remoto individuati e regolati con provvedimento del direttore generale dei sistemi informativi e automatizzati del Ministero della giustizia”, scrive in una nota il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati, Vittorio Melone che continua: “Il Consiglio dell’ordine auspica che dall’ 11 maggio, tutti possano affrontare la ripresa dell’attività nel miglior modo possibile anche se richiederà lo sforzo di tutti per il ritorno alla tanto attesa normalità”.
Paola Calvano
