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Balneatori fermi e tasse da pagare: “Come facciamo?”

“A tutt’oggi siamo fermi, senza avere ancora disposizioni certe e chiare sulla riapertura o meno della balneazione, però ricevo la Tari dal Comune”. Generoso Leonzio, conosciuto in città come “Gigi sport”,  lancia un grido d’allarme sul disagio economico che stanno vivendo gli operatori turistici e i titolari di concessioni demaniali alle prese con i danni economici dovuti alla epidemia da coronavirus.

“Siamo fermi, i clienti ci chiamano tutti i giorni per avere informazioni, ma io non so dare risposte”, racconta, “siamo a maggio e mi si chiede il pagamento della prima rata della Tari, la cui scadenza era prevista per il 31 marzo,  e poi ce ne saranno altre due, una a giugno e l’altra a settembre, ma la somma da sborsare sarà sicuramente superiore alle 1.300 euro perché c’è anche il conguaglio. E poi arriveranno i canoni concessori che sono abbastanza alti. Noi però viviamo in un limbo pieno di incertezze. Non sappiamo che pesci prendere”, chiosa Leonzio.

La sua situazione è simile a quella di tanti altri operatori balneari che aspettano indicazioni su come poter gestire la prossima stagione estiva in massima sicurezza. E’ un momento difficile, di grande disagio economico per gli imprenditori locali in favore dei quali arriva un pacchetto di proposte da parte del partito socialista di Vasto e San Salvo. Sono: riduzione dei canoni di affitto con impegno da parte dei comuni di compensare il sacrificio economico dei proprietari con la riduzione delle imposte comunali; concessione di agevolazioni fiscali e tributarie per i periodi di inattività e per i successivi 12 mesi dalla riapertura; esenzione del tributo dovuto per il servizio rifiuti (Tari); esenzione del canone di occupazione di suolo pubblico (Tosap), esenzione della tassa di soggiorno per gli anni 2020/2021; gratuità dei parcheggi a pagamento per gli imprenditori ed i lavoratori dei negozi e delle attività turistico/ricettive al centro e alla Marina; sospensione dei recuperi coatti relativi a imposte comunali su richiesta dell’interessato.

“La nostra è una proposta concreta, reale e di facile attuazione al contrario di altre lunghe e farragginose”, insistono i rappresentanti del Psi che chiedono un tavolo di consultazione con gli amministratori e le associazioni di categoria “volto a consentire una rapida ripresa”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

 

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