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Laudazi: “Intervenire sulla Sasi almeno per fare i progetti”

 

Questo difficile periodo passerà e anche la Città del Vasto  si troverà ad affrontare tutte le problematiche post pandemia,collegate alla possibile ripresa e al rilancio sociale ed economico del  Comprensorio, in vista della imminente stagione estiva.

Gli Amministratori Comunali devono però operare concretamente per risolvere i tanti problemi che appesantiscono i servizi del nostro territorio e, in particolare, della deprecabile situazione degli approvvigionamenti idrici e degli acquedotti cittadini.

Finalmente  – a questo proposito – la Giunta Regionale d’Abruzzo  ha battuto un colpo ed ha annunciato una rimodulazione degli interventi finanziari ex D.L. 133/2014 , destinando al Comprensorio del Vastese, poco meno di 10 milioni di euro, per un primo stralcio di interventi sugli impianti, in attesa che anche il Ministero dei LL.PP., faccia la sua parte sulla spinta dei deputati del vastese.

Sono passati molti mesi,  ma finalmente si assiste ad  una prima  concreta risposta  della Regione Abruzzo , promossa dagli amministratori regionali del territorio Marcovecchio e Bocchino e organizzata dal presidente Marsilio, con il supporto della Giunta Regionale e di Ethel Sigismondi.

Ora, tocca alla amministrazione comunale di Vasto – al Sindaco Francesco Menna e all’Assessore ai LL.PP. Peppino Forte -,  attivarsi per rendere subito produttivo tale stanziamento, con Sasi, dove per anni i vastesi, nominati nel Cda, hanno dormito.

Avevamo già fatto  presente al Sindaco ed al suo Assessore  che il nuovo adduttore dell’acquedotto del Verde di certo non sarà realizzato entro la estate  e che la stessa Diga di Chiauci  presenta ancora problemi di  chiusura delle paratie ed è in ritardo, questo anno, per il riempimento del suo  bacino . Si rischiano lacrime e sangue.

Avevamo già inoltre suggerito di avviare con Sasi, una urgente campagna di riduzione delle perdite delle tubature rotte e di riattivare con Arap la dotazione idrica derivabile dal potabilizzatore industriale di San Salvo, da cui può essere recuperata l’acqua stagionale per meglio alimentare Vasto Marina, come avveniva negli anni 80. Ma non siamo stati ancora ascoltati.

Ora Menna e Forte ci ascoltino bene e si trasferiscano negli Uffici del gestore Sasi : si accertino che la progettazione degli stralci funzionali necessari ad utilizzare i citati finanziamenti regionali prosegua con procedure di emergenza e che siano, nello stesso tempo, redatti gli studi di fattibilità tecnico economica degli interventi utili a ridurre la criticità idrica del nostro territorio e necessari per attivare i Fondi di garanzia delle risorse idriche di cui al DPCM 20 maggio 2019. Si dimostri, cioè, che questa società di gestione ,oltre che bastonare con esose bollette gli utenti, ha i mezzi e la voglia di fare, se non le opere, almeno i progetti di cui il vastese ha bisogno.

Questa attività non potrà risolvere, d’incanto, tutti i gravi problemi dovuti all’insufficiente approvvigionamento idrico del territorio, ma potrebbe almeno dimostrare che gli amministratori vastesi  sono costantemente sul pezzo, nel tentativo di ridurre disagi e difficoltà che, a causa del loro abituale immobilismo, potrebbero – tra breve  – tornare a cadere sulla testa degli operatori economici e dei cittadini vastesi nella imminente stagione estiva.

Edmondo Laudazi  – Il Nuovo Faro

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