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Ortona “Covid-Hospital”, la contrarietà del sindaco Castiglione: “Scelte politiche, non tecniche”

Esprime tutta la sua contrarietà il sindaco di Ortona, Leo Castiglione, in merito alla decisione della Asl di convertire il presidio di Ortona come “Covid-Hospital”. Parla di “scelta incomprensibile” e soprattutto “non condivisa“, “politica e non tecnica”.

Una contrarietà legata inoltre, come ha sottolineato lo stesso Castiglione, alle ragioni per le quali fino a qualche ora prima della decisione definitiva da parte della direzione Asl, la stessa non l’aveva individuato come tale per “la sua vocazione, ormai consolidata, con il percorso donna prevalentemente oncologico e la chirurgia oncologica”.

Ritengo assolutamente offensivo che decisioni simili non vengano neanche condivise con i sindaci interessati- sottolinea il sindaco Castiglione- inoltre mi chiedo cosa sia cambiato rispetto a questo mattina”, ha fatto sapere ieri sera dopo l’ufficialità della notizia, “visto che si stava già spostando la riabilitazione e la lungodegenza da Atessa ad Ortona. La scelta iniziale fatta dalla Asl aveva una motivazione forte dal punto di vista medico, alla luce delle attuali attività all’interno dell’ospedale, inoltre al momento mancano reparti di supporto all’epidemia come Cardiologia, Pneumologia, Malattie Infettive e Centro Trasfusionale oltre al fatto che a Ortona ci sono solo 4 anestesisti in servizio”, continua Castiglione che ha affermato di aver già contattato “il presidente Marsilio per ribadire la question. Questa scelta non solo non risponde ai requisiti richiesti dal Ministero della Salute perché a Ortona non ci sono il reparto di Pneumologia e quello di Medicina presente, ma non risponde neanche alla definizione di Medicina Interna-Intensiva con procedure assistenziali molto avanzate, e oltretutto questa decisione metterebbe in pericolo le attività attualmente in essere e i pazienti oncologici per cui Ortona è diventato un punto di riferimento”.

Infine il sindaco di Ortona è tornato sull’argomento  facendo ulteriore chiarezza.  “In queste ore molti stanno cercando di strumentalizzare volutamente le mie parole e il mio comunicato sul nostro Presidio Ospedaliero, ma questo io non lo posso permettere. Non c’è nessun rifiuto dei malati Covid-19 a Ortona, anche perché la nostra città convive purtroppo con questa emergenza ormai da quasi due settimane con ben 15 casi, e neanche una mancanza di solidarietà”.

“Qui ci sono dei motivi oggettivi che mi hanno spiegato proprio i medici dell’Ospedale, di carattere medico e tecnico, che porterebbero praticamente alla paralisi del Centro Eusoma di Senologia ma anche degli altri reparti oncologici e la cosa più grave è che queste motivazioni mi sono state illustrate anche dalla direzione della Asl due giorni fa“.

“Allora io mi chiedo cosa sia cambiato? Nulla credo… se non una lotta politica e di potere in cui non si guarda al bene dei pazienti, sia di quelli oncologici che di quelli affetti da Covid-19, ma solo a chi ha più rappresentanti nei posti che contano. Tutto è cambiato dopo che un mio illustre collega ha sbattuto i pugni sul tavolo, allora è questo il metodo? Qui l’unica cosa che deve essere chiara è che a noi interessa la tutela dei malati, di tutti i malati, e tutti hanno il diritto di essere curati avendo però a disposizione gli strumenti necessari”, conclude Castiglione.

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