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“Fumi a Punta Penna, l’aria è irrespirabile”. L’assessore Cianci: “Presto uno studio specifico”

Un fumo denso che fuoriesce da uno dei comignoli della zona industriale, ammorbando l’aria e rendendola irrespirabile. Un odore acre, che provoca bruciore alla gola e secchezza alle narici, è stato nuovamente avvertito nei giorni  scorsi dai residenti di Punta Penna, i quali già in passato avevano segnalato l’inconveniente insieme ai tantissimi bagnanti e turisti che in estate frequentano la spiaggetta. Ieri, con le fabbriche chiuse, l’allarme è rientrato.

Sarà che in questi giorni molte persone sono costrette a restare in casa in osservanza delle disposizioni urgenti del Governo per contenere l’emergenza da Covid-19, o forse per la presenza di particolari condizioni climatiche, fatto sta che le segnalazioni si sono moltiplicate. Qualcuno ha anche registrato un video che ha inviato alla redazione del Centro e all’assessore all’ambiente Paola Cianci. La delegata della giunta Menna sta valutando la possibilità di affidarsi ad un professionista per uno studio mirato sulla qualità dell’aria, punto di partenza per eventuali azioni legali.

“Le segnalazioni circa gli odori nauseabondi nella zona di Punta Penna sono sempre più frequenti”, conferma l’assessore Cianci, “in seguito alle stesse ci siamo sempre attivati coinvolgendo la polizia municipale, i carabinieri forestali, l’Arta e  l’Arap anche attraverso un incontro specifico sulla qualità dell’aria. Anche dopo aver ricevuto il video abbiamo attivato formalmente questa preziosa rete di rapporti per dare delle risposte ai cittadini e fatto le dovute segnalazioni anche alla Asl. La Regione”, continua la delegata alle politiche ambientali, “qualche mese fa ci ha negato l’inserimento nel piano regionale per la tutela della qualità dell’aria con apposita centralina fissa. E’ pur vero che diventa necessario , per mettere in campo qualsiasi azione, individuare gli eventuali agenti inquinanti da rilevare prima di utilizzare uno specifico strumento e per tale ragione stiamo percorrendo la strada di uno studio specifico che ci possa fornire elementi utili. Inoltre, auspichiamo tempi brevi per la variante al piano regolatore della zona industriale di competenza provinciale e su cui  l’amministrazione comunale ha già deliberato. Per noi la difesa della salute dei cittadini e delle peculiarità ambientali restano una priorità”, conclude Paola Cianci.

Anna Bontempo (Il Centro)

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