Torna a lanciare l’allarme sulla sicurezza sella SS 650 il presidente del Comitato Pro Trignina, Antonio Turdò. “Continuano i danni materiali e fisici da parte di animali selvaggi a noi automobilisti sulla Trignina e non solo. Nella giornata di venerdì scorso di notte ancora un incidente stradale che ha coinvolto due autovetture e 5 persone, di cui una grave, a causa di animali selvatici, pare che sia avvenuto per schivare una volpe.
Questo è l’ennesimo episodio dopo i cinghiali, (gli ungulati sono i più pericolosi) i cervi, i daini, le lepri e tanti altri che stanno compiendo e provocando una strage sia dei danni materiali che fisici.
Ormai si sta creando una psicosi quasi da terrore sia sulla SS 650 ( cosidetta Fondo Valle Trigno) che sulle strade provinciali, degradate ed abbandonate da tempo dalla politica e dalla pubblica Amministrazione.
Non riusciamo a capacitarci di come la politica stia abbandonando interi pezzi di territorio all’incuria , al degrado stradale e materiale anzi in alcuni casi trastullandosi a rimembranze e ricordi vergognosi invece di darsi da fare.
Cominciare a posizionare reti e/o paratie di contenimento, <almeno sulle strade a scorrimento veloce> ampliando all’infinito il periodo di caccia con abbattimenti calibrati ma massivi poiché stiamo perdendo anche le coltivazioni di appezzamenti agricoli, che senso ha coltivare e poi vedere l’intero raccolto distrutto dagli animali selvatici.
Invitiamo le pubbliche Amministrazioni, Comuni, Provincie e Regioni ad unirsi con noi nella battaglia di difesa e di tutela, invece che di questionare sempre e solo di nomine, poltrone e o targhe da rimuovere o da mettere, pensate ai morti perché non sapete dare risposte ai vivi !!!
Diceva lo scrittore Carl William Brown “Il rispetto che l’umanità conferisce ai morti, che d’altronde non ne hanno bisogno, dovrebbe invece essere impiegato per i vivi”.