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Nella Parrocchia di San Marco Evangelista momenti di riflessione prima del gran cenone

Questa sera, che segna la fine e l’inizio, è tempo di fermarsi a scorgere la speranza viva e vivificante di Dio nella nostra vita e nella vita della Chiesa, attraverso la contemplazione dei luoghi in cui si è manifestata maggiormente la sua grazia”. Con questa esortazione il giovane Parroco di San Marco Evangelista, don Nicola Fioriti, ieri 31 dicembre 2019, al termine della Messa delle ore 18,00, concelebrata con don Mario Di Matteo e don Luca Corazzari, ha invitato i fedeli ad entrare nella dimensione della preghiera universale per la fine dell’anno, soprattutto attraverso una richiesta al Signore di perdono per tutto il tempo sprecato in parole e azioni futili, per tutte le ore sprecate a dividere anziché costruire, per tutte le occasioni perse per testimoniare la carità, per aver riempito le giornate di mille impegni, fermandosi raramente a contemplare il volto di Dio.
Don Nicola ha, quindi, sollecitato i presenti a presentare al Signore le attese e le speranze, i dubbi e le paure personali e del mondo intero, chiedendo l’abbondanza delle benedizioni divine. Una preghiera particolare è stata rivolta per quanti sono stati legati alla vita della parrocchia nell’anno appena trascorso: i bambini battezzati, i fanciulli della prima comunione, i defunti, i cresimati, le giovani coppie che si sono unite in matrimonio.

È seguito il ringraziamento per quanto è stato vissuto nell’anno 2019: un tempo carico di gioie, ma anche di tristezza, carico di speranze, ma contrassegnato anche dalle delusioni. L’invito di don Nicola è stato quello di “affidare alla misericordia del Padre, sia le situazioni di angoscia e di paura che hanno segnato le pagine della nostra storia, sia i momenti e le persone che hanno contribuito a dare speranza al nostro futuro”.
A questo punto c’è stato il canto solenne del Te Deum, al termine del quale è stata impartita ai fedeli la Benedizione con il Santissimo.

Dalle ore 20,00 si è svolto nel salone parrocchiale il cenone di fine anno, preparato con impegno da alcune collaboratrici della comunità. Più di 150 persone hanno atteso in un clima di amicizia e di serena allegria lo scoccare della Mezzanotte per brindare e scambiarsi gli auguri per un felice e santo 2020 (don Nicola non ha fatto mancare neanche lo sparo dei mortaretti e l’accensione delle stelle filanti). Alla festa sono stati presenti anche due seminaristi e numerosi appartenenti alla comunità di “Nuovi Orizzonti”, che hanno aiutato nel servire i vari tavoli con piatti succulenti.

Molto apprezzati i giochi di prestigio, tenuti da don Roberto Dichiera della “Cittadella Cielo” di Nuovi Orizzonti di Frosinone, e i cantori, guidati da don Gianfranco Travaglini, che ha intonato, tra l’allegria generale, il tradizionale “Buon Capodanno”.
Mezz’ora dopo l’inizio del nuovo anno, c’è stato un ulteriore appuntamento spirituale in Chiesa, con la celebrazione della S. Messa.

LUIGI MEDEA

 

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