Il Comune si aspettava migliaia di candidati, ma alla scadenza del termine per la presentazione delle domande scopre che gli aspiranti vigili urbani sono poche centinaia. A scoraggiare la partecipazione al concorso pubblico per l’assunzione di 15 agenti di polizia municipale è stato, verosimilmente, uno dei requisiti richiesti per l’ammissione: il possesso della patente speciale (categoria A/A2) per la guida di moto e mezzi in dotazione del corpo.
Nonostante le reiterate richieste avanzate dalla segreteria provinciale del sindacato Csa e dalle minoranze consiliari, il Comune non ha voluto modificare il bando ritenendolo perfettamente “legittimo”. Con il risultato che le domande di partecipazione al concorso, stando alle prime indiscrezioni che trapelano, arrivano appena a 200. Le opposizioni parlano di “flop partecipativo”e ricordano che, proprio in virtù dell’atteso numero di domande, l’ente aveva appaltato ad una ditta esterna, al costo di 10mila euro, la gestione della procedura concorsuale.
“Si aspettavano migliaia di domande, invece pare ne siano arrivate circa 300”, annotano Vincenzo Suriani, Francesco Prospero, Guido Giangiacomo, Alessandro D’Elisa e Edmondo Laudazi, “tanta prosopopea ed enfasi per poi escludere per un cavillo tanti giovani che chiedevano solo di poter prendere parte a un concorso pubblico. Questa amministrazione si è resa protagonista dell’ennesimo ostacolo alla partecipazione popolare. Ha infatti bocciato, nell’ultimo consiglio comunale, la nostra proposta e quella dei sindacati di aggiungere una piccola postilla al bando che permettesse di partecipare anche a chi sta conseguendo ora la patente speciale, esattamente come è avvenuto nel comune di Sulmona o in altre città. Nonostante numerose richieste, ci è stato risposto che per partecipare bisognava avere assolutamente la patente alla data di scadenza del bando, cioè alla data del 19 dicembre, e non come accaduto altrove, alla data di espletamento della prova in moto o dell’assunzione. Nelle ultime ore tantissimi giovani di Vasto e dintorni ci hanno contattato”, aggiungono i rappresentanti del centrodestra, “nei modi più disparati, tramite social, tramite conoscenze comuni, cercandoci di persona sui nostri posti di lavoro, per mostrare tutta la loro delusione e frustrazione per un epilogo così negativo di questa storia. Molti di loro hanno speso una bella cifra per il conseguimento della patente speciale, requisito essenziale, e molti di loro solo per pochi giorni sono stati tagliati fuori dal concorso”.
Anna Bontempo (Il Centro)
