Un forte odore acre che provoca bruciore agli occhi e secchezza alla gola, ma anche un fumo denso proveniente dai comignoli di alcune fabbriche. Continua ad essere irrespirabile l’aria a Punta Penna, nella zona a ridosso del porto. Un problema antico, mai affrontato nella giusta maniera, che si riacutizza periodicamente. Ieri sono giunte nuove segnalazioni da parte di automobilisti di passaggio.
“La zona sembrava avvolta da un banco di nebbia a causa del fumo denso che si sprigionava dai comignoli”, raccontano, “è vero che stiamo parlando di una zona industriale, ma è anche vero che a ridosso di quell’area c’è una riserva naturale frequentata in estate da migliaia di persone. Non riusciamo proprio a capire come mai nessuno intervenga”.
A far preoccupare cittadini e residenti non è solo il forte odore acre che si respira ad intermittenza e che provoca una serie di fastidi, come bruciore agli occhi e secchezza alla gola, ma anche la mole di progetti che incombe su quell’area, alcuni dei quali, sono in itinere. E’ il caso del cementificio sul quale deve ancora pronunciarsi il Tar di Pescara.
Che nella zona industriale di Punta Penna si respiri un’aria non proprio salubre è noto da tempo. L’argomento è stato affrontato spesso dalle associazioni cittadine che, a più riprese, hanno chiesto un costante monitoraggio dell’aria attraverso l’installazione di una centralina fissa. La competenza non è del Comune, ma della Regione, ma è pur vero che di fronte alla tutela della salute pubblica minacciata seriamente da una serie di progetti che incombono su quell’area bisognerebbe attrezzarsi adeguatamente.
Sono anni che le associazioni – Porta Nuova, Arci ed Italia Nostra – chiedono un costante monitoraggio dell’aria, anche alla luce dei tanti episodi segnalati dai cittadini, soprattutto in coincidenza di venti provenienti da Nord-Ovest. E’ anche capitato in passato che alcuni operai addetti all’impianto di depurazione dell’ex Coniv, siano stati costretti a rivolgersi al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vasto per una serie di disturbi, come bruciore agli occhi e secchezza alla gola.
Odori non proprio gradevoli e fastidiose esalazioni vengono avvertiti spesso anche dai numerosi turisti che in estate affollano la spiaggetta di Punta Penna, nella riserva naturale di Punta Aderci.
Anna Bontempo (Il Centro)