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Morì sulla piattaforma, sono cinque gli indagati

Cinque gli indagati per la morte di Egidio benedetto, il 63enne di San Salvo che lo scorso 5 marzo perse la vita nell’incidente sulla piattaforma dell’Eni Barbara F, al largo di Senigallia.

Sugli indagati pende l’accusa di omicidio colposo e a finire nel registro degli indagati c’è, in primis, la società Eni spa, proprietaria dell’impianto petrolifero, ma anche due dipendenti preposti alle operazioni che venivano eseguite quel giorno, un garante della sicurezza relativa alle operazioni di manovra della gru su cui operava Benedetto e il rappresentante della nave di appoggio alle operazioni di scarico delle bombole di gas.

Le indagini e le perizie smentirono qualsiasi responsabilità da parte del 63enne e le perizie del medico legale accertarono che la morte di Egidio Benedetto sopraggiunse per asfissia e politrauma da caduta e non per cause naturali dovute ad un malore.

I consulenti dal canto loro hanno accertato che i punti di ancoraggio della gru erano usurati e privi di idonea manutenzione. Importanti anche le testimonianze di due operai rimasti feriti nell’incidente.

Paola Calvano

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