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Vasto piange la morte di Giacinto Palazzuolo

Vasto piange la morte di Giacinto Palazzuolo, ex Direttore Generale del Comune di Vasto. Una maledetta  malattia, a 73 anni,  lo ha portato via dai suoi cari.

La notizia della sua morte ha fatto presto il giro della città e dei dipendenti del Municipio di Vasto dove Palazzuolo ha operato per 42 anni in maniera impeccabile, gettando molti nello sgomento e nel dolore.

Il 1 agosto del 2016, all’indomani del suo pensionamento, il sindaco Francesco Menna,  in apertura dei lavori del Consiglio Comunale, gli aveva consegnato una targa con incise queste parole:

“Al Rag. Giacinto Palazzuolo primo ed unico Direttore Generale del Comune della Città di Vasto, il Sindaco, la Giunta, il Consiglio Comunale, i Dipendenti e la Città tutta, quale espressione di riconoscenza e ringraziamento per i 42 anni di lavoro svolto nell’interesse della cittadinanza. Con la sua professionalità ed il suo spirito di servizio ha rappresentato un preciso punto di riferimento per tutte le Amministrazioni che si sono succedute alla guida della Città. Si confermano i sentimenti di stima e considerazione per un Servitore dello Stato che ha svolto un pregevole servizio nell’interesse della Pubblica Amministrazione”.

Per anni presenza continua e costante a Palazzo di Città, Giacinto Palazzuolo è stato da sempre  un  punto di riferimento per la gestione delle problematiche amministrative comunali. Tante infatti le fasi amministrative e politiche che ha attraversato nei suoi 42 anni di servizio.

E’ e sarà la memoria storica del Comune di Vasto. Nove i primi cittadini che gli sono “passati” davanti: Silvio Ciccarone, Nicola Notaro, Antonio Prospero, Nicola Molino – in una breve parentesi durante l’era Prospero -, Giuseppe Tagliente, il commissario prefettizio Eligio Cammarota, il sindaco facente funzione Giovanni Bolognese ed infine Filippo Pietrocola e Luciano Lapenna.

Una grande e brava persona e, soprattutto, una buona persona. Un uomo che amava la famiglia ed il lavoro. Lascia un vuoto enorme in quanti lo hanno conosciuto.

A chi scrive, Giacinto ha insegnato tante cose, una in modo particolare: il senso del dovere e la voglia di migliorarsi, sempre. Ricordo come fosse ieri il mio primo giorno di lavoro in Municipio, primo luglio 1995. Mi disse: “Se sarai serio ed onesto qui da noi non avrai alcun problema”. Per me rimarrà sempre un grande punto di riferimento.

In un momento così difficile per la sua famiglia mi unisco, insieme ai colleghi della Redazione, al dolore della moglie Annamaria e dei  figli Amalia e Filippo. Giacinto resterà sempre nei cuori di tutti noi.

Gaetano Quagliarella

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