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Cupello, consiglio saltato per un ritardo

Un cavillo burocratico. Un ritardo di qualche ora nella presentazione del punto all’ordine del giorno da parte dei richiedenti ha indotto la maggioranza a votare la non legittimità della richiesta, mandando tutti a casa. E’ finito così, anzi non è mai cominciato, il consiglio comunale straordinario chiesto dal gruppo “Insieme per Cupello”per fare chiarezza sul Civeta e sulle responsabilità politiche.

“Noi c’eravamo”, commenta la lista Risposta civica rappresentata in aula dalla consigliera Roberta Boschetti,avremmo colto l’occasione per confrontarci e per affrontare a viso aperto la gestione dei rifiuti nel nostro territorio. Ai tanti cittadini avremmo potuto fornire dati e notizie e soprattutto avremmo potuto cominciare a parlare di futuro. Invece, un’altra occasione persa, un bavaglio utile a qualcuno per guadagnare tempo, evitando domande, evitando risposte. Risposta Civica c’è, adesso più di prima perché la salute viene prima di tutto”.

Non è meno caustico il commento del  gruppo consiliare “Insieme per Cupello”, che conta tre rappresentanti: Camillo D’Amico, Angelo Pollutri e Marco Antenucci.

“La maggioranza ha approfittato di un cavillo nella procedura”,  sostiene il Comitato di garanzia della lista, “al sindaco Graziana Di Florio bisogna ricordare che se talvolta la forma incide sulla sostanza o in qualche maniera la condiziona, bisognerebbe avere la decenza di spiegare perché questo accade.  Si trattava di discutere delle note questioni del Civeta e si trattava di far assumere all’amministrazione comunale l’impegno di proporre iniziative  legali e politiche contro i responsabili dei noti accadimenti sulla terza vasca a servizio del Consorzio intercomunale. Invece la maggioranza ha preferito sollevare alibi per non dare le risposte che era chiamata a dare alla cittadinanza.

E’ capitato, infatti, che di fronte alle chiare responsabilità del sindaco di Cupello che ci avrebbero dovuto indurre a votare la sua sfiducia, era stata proposta un’istanza la più edulcorata possibile che certificasse l’accaduto, ma aprisse a un opportuno confronto istituzionale tra i gruppi consiliari.

Invece, la maggioranza ha posto in essere una strategia studiata, ma sicuramente poco ortodossa e irrispettosa dei ruoli, tesa a cambiare giorno per giorno i termini della questione”.

Il Comitato di garanzia annuncia la presentazione di una mozione di sfiducia al sindaco.

Anna Bontempo (Il Centro)

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