Promette royalties e ristoro ambientale al comune di Cupello, dichiarandosi disponibile a riconoscere una “percentuale congrua della tariffa per i rifiuti speciali non pericolosi in ingresso” e si riserva azioni legali nei confronti dell’amministrazione comunale di Furci. La Cupello Ambiente, la società che ha presentato un progetto per la realizzazione di una discarica di 480mila metri cubi a ridosso del Polo impiantistico del Civeta, chiede al Servizio Valutazioni Ambientali della Regione di annullare o modificare il parere espresso l’11 luglio, quando il Comitato Via ha rilasciato un “preavviso di rigetto”, sollevando una serie di problematiche già evidenziate, peraltro, nelle osservazioni presentate dal Comitato per la difesa del comprensorio vastese, dal Forum H20, dalla Soa (Stazione ornitologica abruzzese) e dal comune di Furci, da sempre in prima linea contro la costruzione della quarta vasca.
Un progetto che, secondo gli esperti, presenta una serie di criticità sintetizzabili nell’effetto cumulo con gli impianti del Civeta, l’impatto odorigeno negativo, la localizzazione della nuova discarica nella fascia di rispetto degli impianti del Consorzio pubblico, l’assenza di chiari benefici sotto gli aspetti ambientali e socio-economici e, non ultimo, il fatto che il ricorso alle discariche è all’ultimo posto nella graduatoria tra le diverse opzioni gestionali che riguardano i rifiuti.
A distanza di circa tre mesi da quella decisione che fece esultare il Comitato per la difesa del comprensorio, il Forum H20 e la Soa , la Cupello Ambiente – la stessa società che gestisce la terza vasca del Civeta sotto sequestro dal 20 marzo su disposizione della Procura – prova a ribaltare il parere espresso dal Comitato Via regionale con tredici pagine di osservazioni, che fanno riferimento alle audizioni rese dal sindaco di Furci, Angelo Marchione, dai rappresentanti del Comitato per la difesa del comprensorio e dalla consigliera di minoranza del comune di Cupello, Roberta Boschetti.
Secondo l’amministratore unico della Cupello Ambiente alcune affermazioni rese dal sindaco di Furci “non appaiono pertinenti” e si riserva “azioni legali”. Viene inoltre rimarcato il carattere privato della iniziativa, in quanto “la discarica è destinata ad accogliere rifiuti speciali non pericolosi, che esulano dalla facoltà programmatoria della Regione. Esclusa anche la presenza di falde”.
Anna Bontempo (Il Centro)
