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Nuova tassa, il Pd attacca: “La Regione fermi le cartelle”

Crisi del settore industriale e cartelle esattoriali. Il Pd chiede alla Regione l’annullamento delle nuove gabelle inviate dal Consorzio di Bonifica ma sollecita anche la sospensione delle tasse dell’Arap e un tavolo con l’assessore alle Attività produttive Mauro Febbo. Il sindaco di Vasto, Francesco Menna annuncia battaglia .”Dopo lo scippo del Cotir non permetteremo che attraverso il Consorzio di bonifica la Regione prenda altri soldi al Vastese”, afferma Menna.

La riunione in programma il 3 ottobre al Consorzio di bonifica si preannuncia infuocata. Le aziende non accettano più nessuna tassa e minacciano di trasferire gli impianti altrove. “Abbiamo letto che l’assessore Febbo ha chiesto l’annullamento delle cartelle esattoriali del Consorzio di bonifica”, scrivono i segretari del Pd.“Concordiamo con lui ma allo stesso tempo chiediamo con forza che la giunta regionale risolva quanto prima il problema che arrecherebbe solo danno alle imprese e alle aziende già in crisi. Allo stesso tempo chiediamo a Febbo e alla giunta”, prosegue la nota “che venga rivista anche la convenzione con l’Arap e che fino a quando non ci sarà una rivisitazione della stessa ne chiediamo lo sospensione. Le imprese e le aziende non possono più sopportare l’immobilismo della Regione. L’impoverimento del territorio è evidente e le azioni messe in campo dall’assessore Febbo evidentemente non bastano. Chiediamo a Febbo e alla giunta di evitare lo spopolamento delle aree industriali del Vastese e la fuga delle aziende. Occorre fare in fretta. A rischio c’è il presente e il futuro del territorio”, ammoniscono i segretari del Vastese del Pd.

Le nuove cartelle tirate fuori dal cilindro del Consorzio di Bonifica sud sono state la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Anche il sindaco di Vasto, Francesco Menna esprime il proprio disappunto e non risparmia bacchettate all’attuale governo regionale. “Mi chiedo come sia possibile”, dice Menna “che la Regione ignori quello che fa un consorzio regionale. Se così fosse servono più controlli. Non si può accettare che sulla testa degli utenti piovano nuove tasse . Il Vastese ha già pagato un prezzo altissimo quando il Cotir, ente con un bilancio più che florido , venne inghiottito dall’Arap e i soldi finirono a Pescara. Vasto non può essere chiamata in ballo solo per pagare. Non permetterò che un territorio già vessato dalle tasse venga ulteriormente colpito. L’assessore Febbo e l’assessore Imprudente devono pensare al bene del Vastese , non solo a nuove tasse rispolverando mappe catastali che risalgono al 1933 e sono state da tempo superate Dove c’erano i terreni ora ci sono aziende che pagano già abbastanza e non ricevono alcuna manutenzione di bonifica” conclude Menna.

Paola Calvano (Il Centro)

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