Il malato è grave e va trovata al più presto una cura. Negli ultimi tre mesi Vasto, San Salvo, Gissi e l’entroterra, hanno perso centinaia di posti di lavoro. Cbi, Sam, Camiceria Rossi, hanno fermato gli impianti questa estate. Il numero di cinquantenni in cerca di un nuovo lavoro aumenta. Cresce anche il numero di giovani che vanno via.
Denso mantiene il riserbo sugli investimenti futuri. Pilkington è in affanno e se non arrivano aiuti dalla politica, il 24 settembre 55 lavoratori andranno a casa. Il sindaco di Vasto, Francesco Menna sollecita i dirigenti politici di tutti i partiti a unirsi per trovare cure e risorse. “Va ripreso un piano di sviluppo e solidarietà. L’ex governatore Luciano D’Alfonso lo aveva avviato.
“Riaccendiamo le luci sul Vastese”, dice Menna. Il sindaco di Vasto ribadisce la delicatezza del momento e la necessità di intervenire per salvare non solo Pilkington ma l’intero territorio.
«Va trovato il modo per dare alla Pilkington la possibilità di restare e continuare a crescere a San Salvo», dice Menna. Qualche giorno fa erano stati i sindacati senza giri di parole a chiedere aiuto alla politica «La politica», aveva detto Emilio Di Cola (Cgil), «negli ultimi anni ha abbandonato questa zona ignorando i sacrifici dei tanti lavoratori. Serve almeno un piano sociale per salvare l’occupazione dei giovani”.
Della stessa idea Franco Zerra (Cisl). “L’Automotive cambierà. Gli investimenti vanno fatti ora. Questa terra non può perdere nemmeno un altro posto di lavoro», aveva ammonito qualche settimana fa Zerra nel corso di una conferenza tenuta con Emilio Di Cola, Arnaldo Schioppa (Uil) e Domenico Ranieri (Cobas). Alcune medicine per il Vastese sono urgenti: acqua, servizi e trasporti non possono più aspettare.
«Occorre un’attenzione quotidiana”. Servono finanziamenti, energia e strade. “Il tasso di disoccupazione è alto e tanti lavoratori rischiano di perdere il posto”, riprende Menna. “Come raccontano i fatti più recenti, l’occupazione che si crea è prevalentemente precaria, a termine e di bassa qualità. I cittadini del Vastese che vivono sotto la soglia di povertà sono troppi e molte sono le persone che si trovano a rischio di povertà. Chiedo ai dirigenti politici di tutti i partiti di unirsi per ridare forza al territorio. C’è bisogno di fondi impegnati e risorse che garantiscano la continuità del rapporto di lavoro e le assunzioni a tempo indeterminato. Le misure sulla formazione, anche attraverso il contributo delle parti sociali, devono aiutare a individuare i profili professionali utili alle specializzazioni produttive presenti. Servono aiuti all’industria, ma anche al turismo, all’agricoltura, all’edilizia”.
Paola Calvano (Il Centro)