Scattano le prime denunce per i lavori fatti in spiaggia in previsione del concerto di Jovanotti. La tappa vastese del tour, inizialmente in programma il 17 agosto, è saltata per gravi motivi di sicurezza emersi in Prefettura durante il comitato per l’ordine pubblico. Ma il Jova beach party continua a far parlare di sè.
Nei giorni scorsi, infatti, i carabinieri forestali del gruppo di Chieti hanno segnalato alla Procura di Vasto due persone: si tratta dell’amministratore unico e del legale rappresentante della ditta che si è occupata dell’intervento nella zona di Fosso Marino.
Le accuse vanno dalla distruzione o deturpamento di bellezze naturali alla violazione del testo unico in materia di edilizia e delle norme ambientali. Le indagini potrebbero arrivare presto a un’ulteriore svolta: sono in corso accertamenti su chi, all’interno del Comune, committente dei lavori, si è occupato della vicenza. In sostanza, stando agli accertamenti dei militari, Fosso Marino è stato tombato in assenza delle autorizzazioni necessarie e nonostante l’area fosse sottoposta a vincolo paesaggistico. D’altronde, anche la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggi dell’Abruzzo, in una lettera inviata a Comune di Vasto, Regione e Prefettura, aveva sottolineato “la necessità, per i consistenti movimenti di sabbia e terreno previsti, di sottoporre tali a procedura di screening per Via (Valutazione di impatto ambientale) regionale”.
Al tempo stesso, al Comune è stato chiesto “di fornire le motivazioni per le quali non si sia ritenuto necessario attivare la procedura di autorizzazione paesaggistica che, come noto, prevede l’espressione del parere vincolante della Soprintendenza”.
E ora si apre il problema dell’eventuale ripristino dei luoghi: nell’area, in base a quanto sottolineato dalle forze dell’ordine durante i numerosi incontri in prefettura, potrebbero sorgere gravi problemi di sicurezza in caso di pioggia.
Quella di Vasto non è l’unica procura ad occuparsi delle vicende legate al Jova beach party. I carabinieri, infatti, hanno inviato anche ai pm di Chieti un’informativa sulle dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Vasto Francesco Menna e dagli organizzatori in merito alle decisioni prese dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si è riunita nel capoluogo teatino. In procura sono arrivati anche i verbali della commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, che ha evidenziato una serie di problematiche e carenze nella documentazione presentata per il concerto da organizzatori e Comune di Vasto.
Gianluca Lettieri (Il Centro)