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Vasto, cala il sipario sul “Jova Beach Party”. Respinta la sfiducia presentata dall’opposizione

Con 12 voti contrati e 9 favorevoli il consiglio comunale ha respinto la mozione di sfiducia nei confronti di Carlo Della Penna, assessore al “Turismo e ai Grandi Eventi”. Dopo oltre sei ore si chiude dunque la discussione sul “Jova Beach Party” che ha visto intervenire i consiglieri di opposizione e di maggioranza in merito al “mega concerto” che si sarebbe dovuto svolgere a Vasto Marina lo scorso 17 agosto. Al centro della discussione l’annullamento dell’evento a causa di una serie di pareri negativi ri-elencati dalla consigliere Alessandra Cappa e ribaditi anche dai suoi colleghi di minoranza.

Ma al centro della discussione anche la grande assenza dell’assessore Carlo Della Penna (assente per pregressi e già presi impegni personali) ritenuta inaccettabile e grave da parte delle forze dell’opposizione. Non sono ovviamente mancati attacchi pesanti e duri verso il primo cittadino e la maggioranza accusati di di superficialità e “mala” gestione dell’organizzazione.

Pesante l’intervento del consigliere Guido Giangiacomo che cita ed esplica la relazione del colonnello Forleo e polemizza e non poco sugli albergatori imputando loro gravi responsabilità.

A preoccupare invece il consigliere Davide D’Alessandro le dichiarazioni del manager di Jovanotti, Maurizio Salvadori che con un’intervista al quotidiano “La Stampa”, ha dichiarato che ci sarà un contenzioso con spese di  organizzazione che ammonterebbero a un milione di euro.

In sintesi per la minoranza sotto accusa la serie di atti discutibili e poco chiari, la vicenda del Fosso Marino, le scelte scellerate adottate e la cattiva gestione dell’intero evento da parte dell’amministrazione comunale.

Pacato e dai toni sereni l’intervento invece del sindaco Francesco Menna che ha ripercorso momento per momento tutta la vicenda: dalla prima richiesta da parte di Jovanotti e del suo staff di svolgere l’evento a Vasto fino al “No” definitivo da parte della Prefettura.

Una ricostruzione chiara e precisa che ha definito “Operazione verità” in cui ha ribadito l’assenza di responsabilità da parte del Comune di Vasto che nel contempo in questi mesi ha ricevuto accuse, denunce, impedimenti e mancanza di collaborazione da parte di tutte le Istituzioni chiamate in causa affinché l’evento potesse svolgersi.

“Di fronte alle nove denunce ricevute per le quali farò piena e totale chiarezza, mi resta il dubbio del perchè il concerto non si è fatto“, ha affermato il primo cittadino il quale si pone degli interrogativi. “A luglio la Statale 16 doveva essere chiusa e ad agosto invece doveva essere aperta. Perché?”. “E perchè queste problematiche non sono venute fuori solo qualche settimana prima dell’evento e non a dicembre o a marzo ma?”, e ancora,“Perchè non sono stati visionati i tre progetti presentati dagli organizzatori dell’evento?” (statale chiusa, statale aperta, statale in parte aperta e in parte chiusa).

Questi i principali interrogativi. E sullo spostamento della data dal 17 agosto al 7 settembre rimarcato da alcuni consiglieri di opposizione, il primo cittadino ricorda come fu lo stesso Salvadori a non voler spostare la data. “Ho assistito a una totale mancanza di collaborazione tra i vari enti che dovrebbero lavorare in splendida collaborazione. Non solo non farò l’evento a Vasto, ma non lo farò in nessuna città della Provincia di Chieti”. Queste furono le parole del manager Salvadori.

Infine Francesco Menna, che si dice disponibile ad ogni forma di chiarimento e ricorda come di fronte alla dichiarazione del Prefetto che lo ha definito “un postino” non ha ricevuto nessuna parola di sostegno da parte delle minoranze, conclude ringraziando quanti si sono adoperati in questi mesi e sottolinea che “Di fronte a questo balletto politico, di ricerca delle responsabilità amministrative da parte del Comune, di dibattiti in cui sono state dette tante falsità e cattiverie, una delle risposte più belle sono le parole di Jovanotti a pochi minuti dal “no” della Prefettura”.

LE PAROLE DI JOVANOTTI. Ho appena saputo che il Jova Beach Party a Vasto non ci sarà. La ragione è intessuta nelle dinamiche assurde che hanno trasformato un’occasione di festa, gioia ed opportunità di sviluppo di un territorio in scontro di forze locali in “bagarre”. Chi alla fine ha “vinto” ottenendo la cancellazione combatte una sua personale battaglia politica locale in affannosa ricerca di visibilità a buon mercato che evidentemente una cosa grande e bella come Jova Beach Party offre.  Non ci sono ragioni oggettive, le centinaia di documenti prodotti non sono stati esaminati. Grazie comunque al sindaco di Vasto e ai suoi collaboratori che fino a stamattina hanno fatto di tutto per accogliere questa grande e bella festa nella loro città.A Vasto ha vinto il fronte del NO, quello di cui l’Italia è pervasa. Quello che rende il Paese immobile e fa in modo che il “sommerso” resti sommerso nell’interesse di molti.

La seduta del Consiglio Comunale è stata sospesa e riprenderà alle ore 17.

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