I rifugi abusivi in case diroccate e abbandonate è da sempre un problema per tutte le amministrazioni comunali. A Vasto a destare sempre maggiore preoccupazione è il Residence Rossetti sulla circonvallazione Istoniense. Ad intervenire oggi in merito è Vincenzo Suriani, consigliere comunale di Fratelli d’Italia che in un post su Facebook scrive: “A ottobre 2018 il Comune di Vasto annunciava con toni trionfali di aver ottenuto il dissequestro del Residence Rossetti (tristemente noto come “Residence degli stupri”) e che la struttura sarebbe stata messa in sicurezza. Dieci mesi dopo continua il degrado e il cantiere abbandonato è ancora terra di nessuno. Le recinzioni sono divelte e si assiste a un triste andirivieni di loschi figuri. Presto torneremo a occuparcene in Consiglio Comunale, per mettere l’Amministrazione Menna di fronte alla sua ennesima promessa non mantenuta. E per trovare una soluzione che garantisca residenti, cittadini e studenti”.
Ricordiamo a tal proposito come il sindaco Francesco Menna, nell’ottobre del 2018 aveva chiesto alla Asl e alla Polizia Locale di verificare le condizioni dei cantieri edilizi e fabbricati privati, in stato di abbandono presenti sul territorio.
“E’ una situazione che eredito”, aveva fatto sapere il primo cittadino. ” I cantieri edilizi in stato di abbandono sono il frutto di uno dei tanti problemi generati dalle previsioni urbanistiche del passato e su questa vicenda sin dal mio insediamento ho chiesto agli organi competenti di verificare sempre la situazione dal punto di vista igienico sanitario e della sicurezza. Attendo le risultanze dei sopralluoghi della Polizia Locale al fine di valutare l’eventuale adozione degli atti conseguenti”.
Il dissequestro del cantiere e l’immediata firma di un’ordinanza di sgombero e di messa in sicurezza del fabbricato arrivò ben presto. La bonifica della struttura iniziò con la rimozione delle gru pericolanti. “Finalmente è arrivato il dissequestro e ora il Comune ha facoltà di intervenire per mettere fine al degrado e a possibili situazioni di pericolo”, aveva fatto sapere Menna.
Ad oggi il degrado continua. Il residence è ancora “terra di nessuno”.