“Non consentiremo ad una amministrazione fallimentare di abbracciare la teoria del complotto. Quanto è successo non ammette scuse, né scaricabarile”. Le opposizioni vanno all’attacco dopo lo stop al concerto di Jovanotti per motivi di sicurezza e puntano l’indice contro il sindaco di Vasto Francesco Menna “che invece di annunciare le dimissioni dell’assessore Carlo Della Penna e le sue scarica la colpa sulla Commissione di vigilanza, su presunti avversari politici e sulle associazioni ambientaliste”.
E’ un susseguirsi di commenti e reazioni il giorno dopo l’annullamento della tappa vastese del Jova beach party, che ha deluso le aspettative di migliaia di fan del cantautore toscano. Per i consiglieri del centrodestra Alessandro d’Elisa, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani “ne esce distrutta la credibilità di una città che non potrà mai piu’ avere la speranza di organizzare eventi simili, che vede la sua interlocuzione con le Istituzioni gravemente compromessa e che, lo diciamo con chiarezza, meriterebbe un sindaco per una volta capace di stare zitto, assumersi le responsabilità e fare mea culpa per il triplete del disastro: Siren Festival, Bombadabash e Jova Beach Party. Chiederemo chiarezza sui costi, sulle responsabilità, sulle risorse sprecate e sui danni arrecati all’ambiente ed all’immagine turistica di Vasto. Non accetteremo ribaltamenti della realtà volte a dare colpe alla Prefettura o ai carabinieri”.
Per il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle “le carte parlano chiaro, altro che cordata di odio. La conferenza stampa tenuta dal sindaco Menna non è stata altro che il culmine di una farsa che dura da troppo tempo. Non ci aspettavamo che facesse il “mea culpa” ma ci saremmo aspettati, almeno questa volta, che ammettesse una piccola, piccolissima responsabilità, magari per un errore di valutazione”, dicono Dina Carinci e Marco Gallo, “invece ha addossato la colpa a “certe” minoranze e ad un senatore della Repubblica. Ha parlato di qualcuno che ha generato una cordata di odio dimenticando che lui e la sua maggioranza hanno generato solo illusioni nei vastesi che lo hanno votato e in tutti quelli che si aspettavano che questa amministrazione agisse con trasparenza, con competenza e per il bene della città.Le sue falsità si evincono chiaramente dal resoconto del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza, nel quale sono elencati gli innumerevoli pareri negativi ricevuti: dal Questore alle rappresentanze dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, della Polizia stradale, dell’Anas, del Dipartimento di Prevenzione della Asl e della Capitaneria di Porto. Altro che cordata d’odio. E’ ora che questa amministrazione vada a casa: aspettiamo con impazienza le dimissioni irrevocabili del sindaco Menna”, concludono i consiglieri pentastellati.
Secondo Alessandro D’Alessio, organizzatore della Fiera Country 2018 (annullata dal Comune), “non essere in grado di organizzare un evento che in altre località si è svolto con tutte le misure di sicurezza, dimostra la totale disorganizzazione e incapacità, mista ad arroganza dell’attuale amministrazione. La storia si ripete e ci da pienamente ragione, con la sola differenza che lo scorso anno la brutta figura è stata solo a livello cittadino, mentre questa estate l’amministrazione ha puntato al raddoppio. La magra consolazione, per noi, è che il tempo ci ha dato ragione”, conclude D’Alessio.
Anna Bontempo (Il Centro)
