Banner Top
Banner Top

Tari, in 160 fanno causa: bollette troppo elevate

Chiedono la riduzione della Tari, la tassa sui rifiuti, e per raggiungere l’obiettivo non hanno esitato a firmare il ricorso collettivo promosso dal Movimento 5 stelle. Sono 160 i cittadini vastesi che hanno deciso di rivolgersi al Tar di Pescara per ottenere l’annullamento della delibera del consiglio comunale del 3 aprile scorso, recante il piano economico finanziario relativo ai costi di gestione del servizio rifiuti per l’anno 2019. Al momento la data della prima udienza non è stata ancora fissata, ma è probabile che si terrà a settembre. In quella occasione i giudici amministrativi pescaresi dovranno decidere se accogliere o meno la richiesta di sospensiva contenuta nel ricorso firmato dai 160 contribuenti vastesi che per la tutela delle loro ragioni si sono affidati ad uno staff di legali formato dall’avvocato Arnaldo Tascione e dal professor Lucio Valerio Moscarini, mentre il Comune – che ha deciso di costituirsi in giudizio per tutelare le ragioni dell’ente – ha incaricato per la difesa l’avvocato Nicolino Zaccaria dell’avvocatura comunale.

La class action promossa dal Movimento 5 stelle si basa sulla mancata riduzione della Tari che, secondo la tesi portata avanti dai pentastellati locali, dovrebbe essere la logica conseguenza della diminuzione del canone annuo di circa 300mila euro, ottenuta dalla vendita della quota pubblica detenuta dal Comune all’interno della Pulchra. La società è diventata completamente privata nei mesi scorsi dopo la vendita del pacchetto azionario di proprietà  del Comune per 1.160.000 euro, cioè 2mila euro in più rispetto alla stima effettuata dalla commercialista incaricata dall’ente (1.158.000).

Contestualmente è stato deciso il rinnovo del contratto per un quinquennio , dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2023, al canone annuo di 4.576.263 euro. I rapporti tra il Comune e la società sono disciplinati da un capitolato speciale di trenta pagine con cui vengono regolamentati i servizi da garantire (compresa la gestione dell’isola ecologica ancora da realizzare insieme al centro per il riuso), le campagne informative e di sensibilizzazione, oltre alle modalità di monitoraggio. Uno dei punti più controversi riguarda gli introiti da filiera, legati alla percentuale di raccolta differenziata. Se inferiore al 65% i corrispettivi saranno equamente ripartiti tra Comune e gestore, se superiore al 65% , l’80% dei ricavi andrà al gestore (Pulchra), mentre il restante 20% sarà di spettanza dell’ente. Se la differenziata sarà invece uguale o superiore al 70% , i corrispettivi andranno tutti al gestore. Il capitolato è finito in più di una occasione nel mirino del M5S, convinto che all’aumento della raccolta differenziata debba necessariamente corrispondere la riduzione della Tari, anche per incentivare i cittadini a differenziare correttamente i rifiuti.  

Anna Bontempo (Il Centro)

Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com