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L’impegno di Ottavio Antenucci con l’Africa

Nel nostro pianeta terra  dove tutti  pensano solo a se stessi, sapere che qualcuno fa l’esatto contrario, ci aiuta a sperare in un mondo migliore. Dovremmo,infatti,  pregare i Santi che ce ne mandassero di più di persone come Ottavio Antenucci,  che è  appena tornato dal Congo,  dove si era  recato per a prestare aiuto e supporto ai tantissimi bambini abbandonati dai loro genitori.

“Realizzare  progetti in Congo – ha affermato Antenucci –  non è facile, soprattutto per motivi politici. La gente che ci conosce da nove anni, ha fiducia in noi. Sono 110 i bambini del Congo che grazie alle adozioni a distanza hanno avuto la possibilità di coprire in parte le spese scolastiche e avere un aiuto fattivo per loro e le loro famiglie. L’ospedale  che abbiamo inaugurato  sette anni fa  a Mpasa a Kinshasache, sta andando abbastanza bene, ma la sanità è un problema grande nel Congo perché è a pagamento. Lo Stato non contribuisce alle spese della sanità. L’associazione “Vita e Solidarietà “ stanzia ogni anno per il dispensario del Congo 12.000 euro per contribuire al 60- 70% delle spese mediche e alle spese del personale medico che è composto da 1 primario, 2 tecnici di laboratorio, un’ostetrica, e 4 infermieri. Ogni mese: nascono da 16 a 20 bambini, si effettuano 3000 analisi di laboratorio, 200 visite prescolari e prenatali, c’è qualche piccolo intervento chirurgico e vengono curati diversi pazienti per anemia, ma soprattutto per malaria, che è la causa di morte più frequente. Curare la malaria costa 40 dollari circa e non se lo può permettere nessuno”.  

Ha concluso:” Lo Stato ha promesso il dimezzamento delle tariffe  e un contributo agli ospedali statali, ma i fondi non si sa quando arriveranno. “Vita e Solidarietà” segue in Congo,  un campo agricolo  di 50 ettari  a Mbankana.  Dall’imminente mese di agosto,  un agronomo  metterà in moto un  programma di coltivazione. Non si può fare di più, perché  manca l’acqua. La scuola di Taglio e Cucito, iniziato nel 2010  è  frequentata ogni anno da 8-10 ragazze. Alla  fine del corso,  le due più  brave ricevono in dono la macchina da cucire, non elettrica, perché l’energia elettrica manca in Congo”.

Ottavio Antenucci è un missionario laico, che sta dedicando la  sua vita alle opere umanitarie per gli ultimi. Iddio lo benedica e gli dia eterna salute.

 Michele Molino

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