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Don Stellerino è stato il parroco di un’altra epoca

Don Stellerino D’Anniballe, per noi, quelli di un’altra epoca, meglio conosciuto come Don Rino, non è più in mezzo a noi . Dopo una lunga agonia è volato nella casa del Padre lasciando nello sconforto quanti hanno avuto modo di amarlo, apprezzarlo, averlo avuto amico nel corso della sua esistenza terrena.

Per questo incontro con il Padre si era preparato da tempo. A chi gli andava a fare visita invitava a pregare per Lui. In questo momento  Don Stellerino sta godendo della Luce di Dio che sicuramente lo ha accolto tra le sue braccia misericordiose.

A noi che rimaniamo qui a contemplare il suo corpo il ricordo di tantissimi anni di amicizia e di stima.

Lo ricordo giovanissimo, agli inizi degli anni cinquanta, in qualità di vice parroco nella Chiesa concattedrale di Vasto al fianco di Don Felice Piccirilli. Poi, nel 1960, dopo la terrificante frana che nel 1956 sconvolse il costone orientale della Città e dopo la morte di un altro grande Sacerdote Vastese, Don Romeo Rucci, la nomina da parte di Mons. Giovambattista  Bosio a parroco della storica Parrocchia di San Pietro in Vasto. Una eredità pesante.

A quell’epoca Don Stellerino era un giovane sacerdote al quale il Vescovo assegnava il compito di guidare una Parrocchia priva della propria Chiesa e costretta a conservare le antiche memorie e le nobili tradizioni nella Chiesa di Sant’Antonio sulla via Adriatica.

Nella impossibilità della ricostruzione della Chiesa di San Pietro, Don Stellerino ha portato avanti la sua azione pastorale con scrupolo, zelo e passione.

Ricordo il suo impegno in mezzo ai giovani: organizzatore di incontri formativi e dei campi scuola estivi. E come dimenticare i tanti viaggi organizzati per portare i fedeli di Vasto nei Santuari Mariani?

Era stato tra i primi a capire che l’opera di evangelizzazione aveva bisogno di altri metodi ed altri sbocchi, di altre forme di approccio con i fedeli.

E lì nacque la felice intuizione di realizzare dapprima una radio di matrice cattolica e, successivamente, la sua emittente radiotelevisiva TRSP.

Da quello studio così piccolo ma ricco di fermento per anni Don Stellerino ha predicato la Buona Novella. Lo ha fatto con la tecnica “campanile dopo campanile” irradiando TRSP anche in Regioni come il Molise, la Puglia, il Lazio e la Basilicata fino  ad arrivare ad avere un canale su Sky.

Don Stellerino aveva coraggio da vendere. Non si fermava davanti a nessun ostacolo.  Ed il dolore più grande sarà stato per lui proprio il giorno in cui si è visto costretto a chiudere lo studio della sua amata emittente .

L’altro suo grande obiettivo era la realizzazione di un portale di bronzo per la Chiesa di Sant’Antonio. Alla fine, non potendo realizzarlo di bronzo lo ha voluto di legno .

 E come dimenticare il suo costante impegno, anche in avanzata età, per fare della Chiesa di Sant’Antonio il Santuario della Misericordia?.

Ora Don Rino non è più in mezzo a noi. Dall’alto del cielo sono certo continuerà a vegliare e pregare per questa Città e per questo popolo che ha tanto amato.

A noi il compito di ricordarlo nella preghiera. Ciao Don Rino!

Peppino Forte

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