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Alberi tagliati dal Comune, il caso arriva in prefettura

Un esposto in Prefettura e la trasmissione degli atti in Commissione di vigilanza. L’ordinanza sindacale con cui viene autorizzato il taglio a raso degli oleandri in piena fioritura lungo il viadotto San Nicola e l’abbattimento di 25 alberi tra tamerici e robinie finisce sulla scrivania del Prefetto Giacomo Barbato,  insieme alla determina dirigenziale predisposta e pubblicata un mese dopo l’intervento, con cui si destina l’ulteriore somma di 29.926 euro in favore della ditta che ha vinto l’appalto per la manutenzione del verde.

A chiedere di fare luce sulla legittimità degli atti è il consigliere comunale di Fratelli d’Italia-An Vincenzo Suriani che è anche presidente della Commissione di vigilanza permanente. Il riferimento è alle polemiche scoppiate in città dopo la “capitozzatura” degli oleandri in fiore e il taglio di 25 alberi ad alto fusto lungo il viadotto San Nicola, intervento che l’amministrazione comunale ha giustificato per ragioni igienico-sanitarie (presenza di rifiuti a bordo strada) e motivi di sicurezza.

Nell’esposto inviato al Prefetto di Chieti,  Suriani  ripercorre le principali tappe della querelle che ha fatto molto parlare l’opinione pubblica: dall’ordinanza “contingibile ed urgente” firmata dal sindaco Francesco Menna il 24 giugno, cioè a distanza di 10 giorni dal taglio delle piante, alla determina dirigenziale del 15 luglio (cioè un mese dopo l’intervento),  con cui è stato modificato il contratto con una variante in corso d’opera, incrementando l’importo contrattuale di poco meno del 50% (massimo consentito per legge) e consentendo alla ditta di incassare, oltre all’importo contrattuale stabilito dalla gara (62.354 euro) la ulteriore somma di 29.926 euro, Iva inclusa.

Sono tre i quesiti posti dal consigliere di minoranza che chiede “se è lecita e giustificabile l’emissione di una ordinanza “contingibile ed urgente” dieci giorni dopo il taglio degli oleandri e degli alberi, e solo dopo le denunce sulla stampa  e dei consiglieri di minoranza; se è lecita e giustificabile la determina dirigenziale predisposta e pubblicata un mese dopo l’avvenuto intervento, con cui si destina la somma di ulteriori 29.926 euro per gli interventi di capitozzatura degli oleandri e per il taglio degli alberi; se è lecito e giustificabile il ricorso a una circolare prefettizia in materia di cinghiali per autorizzare un abbattimento di piante in fiore”. La vicenda, subito dopo le ferie estive,  è destinata  a finire anche in Commissione di vigilanza di cui Suriani è presidente.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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