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Discarica, chiesto il dissequestro

Parziale recupero della discarica posta sotto sequestro dalla magistratura, la messa in sicurezza dell’invaso e la convocazione della Commissione Ambiente per monitorare la vicenda e consentire al sindaco di riferire in ordine alle interlocuzioni avute con gli organi inquirenti.

Sono i passaggi più salienti del documento condiviso approvato all’unanimità dall’assemblea civica di Cupello, che ha discusso l’ordine del giorno proposta dal gruppo consiliare di minoranza “Insieme per Cupello”. La vicenda che ha visto una volta tanto maggioranza ed opposizione sulla stessa lunghezza d’onda è quella relativa al sequestro della terza vasca del Civeta gestita dalla società Cupello Ambiente. La chiusura della discarica ha provocato disagi all’intero comprensorio per le ricadute ambientali, economiche ed occupazionali. La discussione in aula ha ripercorso le tappe di quella che si configura come una vera e propria emergenza per il territorio.

I comuni consorziati sono stati spogliati della governance del Civeta in quanto commissariato e pertanto privati del controllo”, sostiene la sindaca Graziana Di Florio, “il custode giudiziario nominato nella persona del vicesindaco  Fernando Travaglini ha la funzione di essere presente tutte le volte che il Noe deve effettuare dei controlli e delle operazioni. Le telecamere installate dalla Cupello Ambiente non funzionano perché manca il collegamento con la centrale di controllo che doveva essere completato in quei giorni in cui è intervenuto il sequestro della discarica. La nostra posizione non è cambiata rispetto allo scorso mese di aprile quando in consiglio abbiamo bocciato la richiesta di dissequestro”.

L’approvazione del documento è stata accolta con soddisfazione dalle minoranze.

“Abbiamo ottenuto un buon risultato”, commentano Camillo D’Amico, Angelo Pollutri e Marco Antenucci, “continueremo cocciutamente sulla strada seguita e tracciata per tenere alta l’attenzione sull’argomento e per contribuire a sbloccare al più presto la situazione per evitare ulteriori problemi al territorio e ai cittadini che potrebbero subirne le conseguenze peggiori per le ricadute in termini di aumento dei costi di smaltimento. Il nostro obiettivo è anche tutelare i livelli occupazionali, elevare l’attenzione sulla salute pubblica e sull’ambiente, oltre a trovare comuni strategie politiche ed istituzionali per il rilancio dell’impianto consortile del Civeta”.              

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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