“ Questo triste episodio ci dà l’occasione per riflettere ancora una volta sull’attenzione che si presta all’immagine di una donna e non al suo valore”. Arriva da Gemma Andreini, presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo, la solidarietà all’avvocato Angela Pennetta e la censura per le affermazioni del consigliere comunale Davide D’Alessandro (Lega).
Durante il suo intervento in aula il consigliere della Lega, alludendo all’aspetto fisico della responsabile del Comitato civico “L’Arcobaleno”, ha detto testualmente: “se in una delle tante buche della città cade Angela Pennetta si rompe il femore perché è molto pesante”. Per questa frase D’Alessandro è stato pubblicamente redarguito dal presidente del consiglio comunale Mauro Del Piano.
Di “offese gratuite” parla l’interessata che in queste ore sta ricevendo molti messaggi di solidarietà, fra cui quello della Andreini e della consigliera regionale della Lega, Sabrina Bocchino, dopo aver incassato nell’imminenza dei fatti quello personale del sindaco Francesco Menna.
“D’Alessandro si è permesso di offendere il mio sovrappeso in mia assenza”, contrattacca la Pennetta, “quella che ho subito è violenza verbale anche di genere”.
L’episodio ha avuto risonanza anche a livello regionale, diventando un vero e proprio caso politico.
“Ho letto con attenzione e un forte fastidio quanto mi è stato segnalato, avvenuto non in un asilo, ma in un luogo delle istituzioni”, commenta la presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo, “rimango basita dalle espressioni insulse e affatto divertenti. Mi conforta, però, il coro unanime di dissenso che si è levato perché ci fa ben sperare sull’intento di isolare questi soggetti e dissociarsi da questi offensivi comportamenti. Non conosco Angela alla quale và la mia personale solidarietà e quella della Commissione”, prosegue Gemma Andreini, “ma da quello che ho letto è una vera guerriera che sono certa uscirà fortificata da queste ridicole e patetiche offese, per le quali esorto D’Alessandro a porgere le sue scuse e riconquistare la dignità indispensabile nel mondo della politica e in tutta l’intera società. Riflettano questi soggetti sull’esempio che trasmettono alle nuove generazioni”.
E il consigliere comunale? Interpellato dal Centro si è limitato a dire “non rilascio dichiarazioni”.
Anna Bontempo (Il Centro)
