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Discarica sotto sequestro, 6 comuni chiedono i danni

Si costituiranno parte civile nel processo penale che, eventualmente, seguirà alla fase conclusiva delle indagini per il sequestro della terza vasca ed un’azione civile risarcitoria per il recupero dei costi aggiuntivi a cui i comuni sono andati incontro per il conferimento dei rifiuti in altri impianti.

Sono le iniziative annunciate ieri dai sindaci presenti nell’aula consiliare del comune di San Salvo. Nel frattempo l’emergenza è rientrata. Il sequestro della terza vasca e la gestione commissariale che segna il passaggio del testimone da Franco Gerardini a Valerio De Vincentiis nominato dal presidente della Regione, Marco Marsilio sono stati al centro dell’incontro al quale hanno partecipato Tiziana Magnacca (San Salvo), Filippo Marinucci (Casalbordino), Catia Di Fabio (Monteodorisio), Nicola Di Carlo (Pollutri), Mimmo Budano (Villalfonsina) e l’assessore all’ambiente del comune di Vasto, Paola Cianci.

“Gerardini ha mandato una lettera ai comuni consorziati annunciando il blocco del conferimento dei rifiuti speciali non pericolosi”, dice Tiziana Magnacca, “ma grazie all’intervento dell’assessore regionale Nicola Campitelli  stiamo conferendo regolarmente. Quello che è successo in questi anni al Civeta, unico Consorzio della Regione ad essere stato commissariato, rappresenta un disastro per il nostro territorio. I fatti ci hanno fatto capire perché l’ente sia stato commissariato: fino al 2015 l’impianto doveva soddisfare solo le esigenze del comprensorio. Era stato chiesto a Gerardini, allora solo responsabile regionale del servizio gestione rifiuti, di poter accogliere anche i conferimenti dei comuni abruzzesi non consorziati per poter avere l’opportunità di accedere a finanziamenti per ampliare l’impianto di Valle Cena. Questa possibilità è stata sempre negata fino a quando Gerardini  non ha assunto le funzioni di commissario. A quel punto il Civeta ha inziato ad accogliere i rifiuti di Lazio, Campania e Puglia che hanno ridotto la capacità della terza vasca”.

Poi la replica alla segreteria provinciale del Pd “che non si assume la responsabilità di quanto è accaduto sotto la gestione commissariale voluta dalla giunta guidata da Luciano D’Alfonso”.

Il sindaco di Villalfonsina , Budano ha ribadito la necessità che il Civeta ritorni nella gestione diretta dei sindaci ed ha annunciato che i comuni si costituiranno parte civile nel processo penale sulla terza vasca e avvierà un’azione civile risarcitoria.  Per l’assessore comunale di Vasto, Cianci “il solo cambio di commissario non è la medicina per superare le criticità del Civeta, ma dobbiamo rilanciare la gestione dell’impianto salvaguardando l’ambiente e la salute dei cittadini”.

I sindaci Marinucci, Di Fabio e Di Carlo hanno infine ribadito l’importanza  che “il Consorzio torni nella disponibilità dei comuni soci fondatori e che il Commissario si interfacci con i comuni in maniera propositiva e nell’ascolto delle esigenze delle comunità locali”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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