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Concerto Jovanotti, c’è un esposto sui fondi stanziati per il fosso

“La legge vieta la distruzione di vegetazione o, peggio, l’eventuale tombatura di corsi d’acqua per il loro ruolo ecologico e di depurazione naturale nonché per gli ovvi rischi idrogeologici; è incredibile spendere tanti soldi pubblici perché qualcuno ci ha piazzato sopra un concerto da 40.000 persone” .

Massimo Pellegrini, presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese  (Soa) scrive a Regione, Comune di Vasto, Prefettura, Capitaneria di Porto e Carabinieri forestali stigmatizzando lo stanziamento di  80mila euro di fondi regionali per il turismo destinati all’evento Jova Beach Party in programma il 17 agosto sulla spiaggia di Vasto.

Il palco sul quale si esibirà Jovanotti è stato localizzato in parte su Fosso Marino, il canale che sfocia vicino al pontile e che per l’occasione verrà ricoperto. Pellegrini – che si riserva ogni altro intervento anche presso la Corte dei Conti – ricorda “che diverse leggi tutelano l’habitat di riproduzione di anfibi e uccelli nonché la vegetazione ripariale che svolge una funzione ecologica utilissima per la depurazione naturale delle acque, così importante anche per la balneazione”.

Il presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese, nel premettere che nella delibera regionale non si specifica il contributo a quale intervento sia finalizzato, se, ad esempio, a pagare l’energia elettrica del concerto oppure  a Fosso Marino) , circostanza che stride con il carattere privato dell’evento (il costo del biglietto è ben oltre i 50 euro) e con il fatto che su una specie simbolo dell’intera regione come l’Orso bruno marsicano la Regione per un intero anno spende meno della metà, segnala che nell’area sono presenti in fase riproduttiva specie protette (in particolare anfibi), nidi di diversi uccelli come Cannaiola e Usignolo di Fiume in piena riproduzione, tutelati dalle leggi e da varie convenzioni internazionali. Pellegrini precisa anche che il piano regionale per la tutela delle acque promuove la conservazione della vegetazione ripariale  e fa espresso divieto di copertura dei corsi d’acqua, chiede pertanto di “evitare qualsiasi iniziativa che potrebbe andare in evidente contrasto con le norme sopra citate e con il regolare utilizzo di risorse pubbliche”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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